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Il primo cittadino fa la conta dei danni: "Un miracolo che non sia morto nessuno"
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di r.p.

LAVAGNA - "Ciò che è successo a Lavagna e nel Tigullio ci deve far riflettere sul futuro: le nostre strutture sono troppo esili figlie di un tempo passato: dobbiamo attrezzarci per ciò che in futuro sarà ancora diverso." Queste le parole del sindaco di Lavagna Gian Alberto Mangiante su quanto accaduto ieri nel Tigullio, dove in mattinata si è scatenato un vero nubifragio che ha portato a danni ingenti.

"E' un miracolo che non sia morto nessuno, e forse l'orario e una delle cause: essendo accaduto alle 7 di mattina di una giornata d'agosto, è evidente che la strada non è così trafficata. Ma a dimostrazione dell'eccezionalità e dell'improvvisazione dell'evento, abbiamo trovato numerosi esemplari di gabbiani deceduti."

Mangiante fa poi la conta dei danni: "I danni pubblici sono in fase di definizione, ma ci aggiriamo sui 2 milioni di euro, mentre per quanto riguarda le imprese siamo in fase di monitoraggio. Abbiamo fornito ai privati i moduli per denunciare i propri danni. Abbiamo dovuto evacuare 6 persone dalle proprie abitazioni per motivi di sicurezza, di cui una è anziana. Al momento quest'ultima è ricoverata da un parente, mentre la famiglia è ospite di un albergo della città."