GENOVA - Matematica, psicologia, lettere, comunicazione, marketing, design, medicina: le facoltà dell'Università di Genova tra cui scegliere, al terzo piano dei Magazzini del Cotone del Salone Orientamenti, sono tante e le idee dei ragazzi in visita prendono forma tra gli stand. C'è ancora tanta indecisione, ma grazie al Salone i giovani tentano di schiarirsi le idee: "Questo evento è molto utile, anche per mettere in discussione le scelte che pensavamo di aver preso", racconta una ragazza ai microfoni di Primocanale. Tanti i compagni in quinta che le fanno eco, tutti provenienti da scuole diverse e tutti con la voglia di delineare il loro percorso che poi li porterà nel mondo del lavoro: "Vorrei restare a Genova perché comunque come città mi piace, mancano un po' di cose per noi giovani e bisognerebbe implementare il trasporto pubblico, ma io credo ci siano delle opportunità per noi qui". C'è chi invece è più scettico, come Isabella, che ammette: "Ora penso di studiare qui per i prossimi tre anni, ma la magistrale vorrei farla in un'altra regione per una formazione più completa" o chi ancora sta pensando di andare all'estero "perché in Italia non ci sono molte possibilità".
Ma alcuni a Genova da fuori ci vogliono venire a vivere, è il caso di due studentesse di psicologia che dal Trentino vogliono venire qui a frequentare la magistrale e che raccontano di come per loro
"Genova sia una città poliedrica, ricca di stimoli, tutti vogliono andarsene dalla propria città perché non è mai abbastanza per giovani: non c'è mai una città per giovani"
"Per noi che veniamo da un contesto più piccolo, Genova è bellissima, con paesaggi e musei da vivere". E contesti come quello di Orientamenti servono per coltivare il vivaio della gioventù ligure e attrarre anche nuovi ragazzi in città, oltre che per ascoltare le loro proposte e le loro richieste.
IL COMMENTO
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