No green pass, il corteo anticipa: in piazza alla vigilia di Natale

GENOVA - Da sabato a venerdì. Anticipa il classico corteo che da mesi ogni sabato porta in piazza centinaia di persone contro le misure prese dal governo per provare a limitare la diffusione del Covid. I no green pass di Libera Piazza Genova manifestano anche alla vigilia di Natale anticipando di 24ore l'appuntamento che si ripete da questa estate. Il concentramento è previsto in piazza Galileo Ferraris alle ore 14,30. Da lì la partenza alle ore 16. Il percorso comunicato nel canale ufficiale prevede il transito del corteo per corso Sardegna, via Monticelli, piazza Romagnosi, via Canevari, corso Montegrappa, via di Montesano, via Gropallo, piazzetta Brignole: qui è previsto un "momento conviviale di condivisione". Massima attenzione per quanto riguarda il traffico in questi giorni molto intenso in città con tanti genovesi e non alla ricerca degli ultimi regali. Gli agenti della polizia locale di Genova monitoreranno il corteo e la situazione traffico. 

Proprio nelle ultime ore il Governo Draghi ha scelto la strada della rigidità imponendo nuove misure restrittive in vista delle feste. I dati sui contagi stanno aumentando anche in Liguria. Tra le nuove misure messe nero su bianco ci sono l'obbligo di indossare le mascherine all'aperto viene esteso in tutte le regioni d'Italia anche in caso di zona bianca, inoltre sarà obbligatorio indossare le mascherine Ffp2 all'interno dei cinema, dei teatri e in occasione di eventi sportivi, ma soprattutto a bordo dei mezzi pubblici locali. Chiuse le discoteche e le sale da ballo. Inoltre da febbraio 2022 la durata del Green pass vaccinale verrà ridotta da 9 a 6 mesi.

(CLICCA QUI PER VEDERE NEL DETTAGLIO TUTTE LE NUOVE MISURE). 

Nel frattempo i casi di variante Covid continuano ad aumentare ma i dati sulla nuova variante sono ancora in fase di analisi e studio. "Si conferma che per la omicron si ospedalizza poco, si intuba pochissimo e due dosi di vaccino sono sufficienti a proteggere dal ricovero in ospedale - spiega l'infettivologo genovese Matteo Bassetti citando i dati delle ricerche effettuate di Inghilterra -. Stessi dati dalla Scozia dove per omicron si ospedalizza 2/3 in meno rispetto alla Delta. Gli inglesi in questa occasione non hanno fatto una bellissima figura dopo aver terrorizzato tutto il mondo con i loro modelli matematici che adombravano scenari apocalittici nel brevissimo. Vediamo anche noi di non esagerare nell’allarmismo e nelle limitazioni".