Attualità

In particolare vestiti pesanti, generatori e cibo
2 minuti e 4 secondi di lettura
di Tiziana Oberti

GENOVA - Sono cinquemila le famiglie aiutate da marzo nel nuovo centro della Comunità di Sant'Egidio a Leopoli in Ucraina, i profughi nella regione sono oltre 250mila, i bisogni aumentano ogni giorno e servono più aiuti perchè l'attenzione sembra calata e di conseguenza gli aiuti.

Per questo Primocanale ha deciso di essere al fianco di Sant'Egidio che vuole inviare un camion al mese di aiuti in Ucraina oltre ai tre che vengono inviati da Roma. (CLICCA QUI)


"La priorità in questo momento come nel primo giorno della guerra è la pace, tornare a casa - ha sottolineato Yuriy Lifanse responsabile della comunità di Sant'Egidio a Kiev durante la trasmissione 'Tiziana&Cirone' - la gente non può pianificare o fare qualcosa per il futuro perchè non si sa qual è il futuro. Nel nostro centro le persone riescono ad avere gli aiuti materiali ma non solo, anche un sostegno e anche un po' di spazio di pace".

Al momento per sopravvivere c'è bisogno di tanti vestiti pesanti, perché c'è l'inverno e la gente sta nelle case poco riscaldate per la mancanza di elettricità. Anche per questo servono generatori e coperte. Serve il cibo perché con il cibo e si riscalda molto meglio.


"Noi abbiamo festeggiato il Natale in Ucraina, siamo riusciti a festeggiare con più di 3000 persone perché nessuno può rubare il Natale e nessuno può rubare la speranza - racconta Yuriy - La guerra c'è, ma c'è un'anima nel popolo ucraino e c'è la voglia di un futuro migliore, che la guerra finisce il più presto possibile".

Ucraina, appello di Sant'Egidio da Leopoli: "Bisogni aumentano ma aiuti diminuiscono"

Da Leopoli Yuriy ha voluto lanciare un appello per sostenere il progetto dell'invio di un camion al mese anche da Genova:
"Non c'è un aiuto piccolo, basta dire che un pacco degli aiuti che serve per più di una settimana in Ucraina costa 20 euro, è una somma piccolissima ma che dà la possibilità di vivere e che dà speranza alle persone. Queste persone che vengono con tutte le famiglie, con i bambini, possono essere più sicuri nel futuro grazie a piccole offerte che la gente può fare. Tra la gente che ci aiuta in gran parte sono gli stessi profughi perché in comunità trovano il sostegno e trovano la speranza, trovano un posto dove possono aiutare gli altri. La gente vuole aiutare nonostante le difficoltà in cui vivono".

Camion aiuti Ucraina, l'appello: "Qui servono soprattutto cibo e vestiti"

Per aiutare la Comunità di Sant'Egidio Liguria: santegidioliguria.org oppure 010 2468712

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