"Lavoriamo insieme per una chiesa che sia sempre unita, nessuno deve essere lasciato indietro, siate come ci ha indicato Gesu". Così il genovese Nicolo' Anselmi durante l'omelia del suo insediamento a vescovo di Rimini.
L'insediamento è avvenuto durante una messa tenutasi nella basilica cattedrale della città. La celebrazione è stata preceduta dal saluto alla città in piazza Cavour dove Anselmi ha ringraziato i presenti, circa 200, arrivati nonostante la pioggia incessante. Sul palco tra gli altri anche il vicesindaco di Genova Pietro Piciocchi e l'arcivescovo di Genova monsignor Marco Tasca che con i riminesi parlando di Anselmi ha scherzato così: "Ve l'abbiamo mandato bravo e buono...".
Lì Anselmi ha posto l'accento su quella che per lui è la priorità: "A Genova ho imparato che la disoccupazione è una tragedia. A Rimini mi impegnerò strenuamente perché tutti possano avere il loro posto nella società".
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Duecento i genovesi presenti che sono voluti essere a Rimini per accompagnare Anselmi in questa giornata. Nell'omelia diversi i riferimenti a Genova e ai genovesi, e proprio in quei passaggi la voce di mons. Anselmi si è incrinata. Genova è stata citata anche nelle interviste a margine del saluto alla città:
"A Genova sono cresciuto, mi porto dietro soprattutto, devo dire la verità, gli affetti, le persone che ho conosciuto a Genova, che mi hanno voluto bene e che sono nel mio cuore, mi sono sentito accolto davvero bene, questo mi ha aiutato nel distacco dalla mia città".
Il sindaco di Rimini Jamil Sadegholvaad ha regalato a mons. Anselmi una bici da corsa con queste parole: "Noi, di lei, sappiamo che lascia un pezzo del suo cuore a Genova: segno evidente, questo, di una fede e di un lavoro che hanno agito in profondità e con straordinaria empatia nell’anima della comunità ligure. Sappiamo che ama profondamente il mare e che preferisce muoversi in scooter o in bici: Rimini potrà offrirle queste stesse cose. Ma quello che davvero conta e conterà è il cuore". Il vescovo ha poi scherzato: "Grazie, però a Genova quando sono andato via mi hanno regalato una macchina...".
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Durante l'omelia, nonostante l'emozione, monsignor Anselmi non ha mancato di fare le sue consuete battute. Subentra a monsignor Francesco Lambiasi che lascia la guida della Diocesi di Rimini dopo 15 anni. Con lui a braccetto si è recato in cattedrale.
IL COMMENTO
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