GENOVA - Risponde con un secco "no" l'assessore ai Lavori Pubblici e alle Infrastrutture di Regione Liguria Giacomo Giampedrone quando gli viene chiesto se i tre milioni e mezzo di euro del Pnrr, con scadenza 2026, per i lavori del Terzo Valico siano a rischio. A sollevare la questione in Consiglio Regionale è stato il consigliere del Partito Democratico Sergio Rossetti, che ha definito lo stato dell'arte "preoccupante. Scopriamo che Anac dice a Rfi e Cociv, attuatore e concessionario, che dovevano rispettare una norma contrattuale per la quale un 60% dei lavori dovesse essere affidato a società terze - spiega -, ma alcune società sono entrate in crisi e Cociv ha utilizzato proprie controllate per subentrare negli appalti. Questo è considerato non regolare rispetto alla contrattualistica".
"Ci sono delle valutazioni da parte di chi controlla quel cantiere rispetto a tutti i passaggi che devono essere rispettati, anche su quelle che sono le attività gestite da altre aziende che devono rispettare le percentuali degli accordi siglati - risponde Giampedrone -. Il Commissario Mauceri ci ha rassicurati, ha detto che sta lavorando per fare tutte le verifiche del caso, tutto questo nella valutazione di non pregiudicare mai un'opera che è stata definita fondamentale anche dal Ministro Salvini".
La risposta di Mauceri non ha convinto Rossetti, "il commissario ci dice 'vedremo, verificheremo, valutiamo' - afferma -. Siamo un pochino preoccupati che non sia stato studiato un piano B. Che Anac potesse dire che i lavori vanno bloccati perché non sono stati dati come si sarebbe dovuto era prevedibile, abbiamo chiesto alla Giunta di accertarsi della situazione e di non rassegnarsi al fatto che altri decideranno. Perdere tre miliardi e mezzo di Pnrr sarebbe un dramma nazionale".
"Sono fiducioso che il Commissario potrà chiarire tutte quelle valutazioni che sono state oggetto dell'interrogazione in aula e la Regione è disponibile a condividerne gli esiti" ribatte Giampedrone, che aggiunge: "Non rischiamo di perdere i fondi del Pnrr, l'interlocuzione col Commissario non mi ha dato quest'impressione. Ci sono delle verifiche di rispetto di quelli che sono i parametri previsti dalle norme per i subappalti e il Commissario ha tutta l'autorità e anche il dovere e l'onere di valutare il tutto prima possibile per non perdere i finanziamenti e non fermare l'opera".
Il Terzo Valico dei Giovi e il Nodo di Genova rappresentano le due parti essenziali del "Progetto Unico", che permetterà di potenziare il collegamento Genova-Milano, costituendo la prima parte del corridoio Reno-Alpi, il collegamento tra Genova e i porti di Anversa e Rotterdam, e uno degli assi della rete di infrastrutture di trasporto integrato europea. Si tratta della più efficiente circolazione delle merci e delle persone nel territorio dell’Unione Europea.
IL COMMENTO
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