GENOVA - Lo sciopero dei benzinai è stato revocato. Dalle 19 su strade e autostrade sono tornati operativi tutti i benzinai, compresi ovviamente i self service. Protesta dunque dimezzata dopo che anche le sigle sindacali più intransigenti, Fegica e Figisc Confcommercio, hanno dato il loro benestare in tal senso allineandosi alla posizione annunciata ieri dalla Faib Confesercenti.
Serrata benzinai, in Liguria adesione al 70% - IL FATTO
Lo sciopero era stato indetto per protestare contro il governo e il decreto carburanti che aumenta le sanzioni per eventuali irregolarità e obbliga i gestori ad esporre un cartello con il prezzo medio di benzina e gasolio. Ieri mattina in piazza i gestori si sono presentati uniti con un presidio, sotto la prefettura di Genova, dove hanno esposto cartelli che dimostrano come su 20 euro di carburante il guadagno sia inferiore ai 40 centesimi mentre lo Stato, sotto forma di accise e iva, incassa 11,72 euro.
C'è grande amarezza da parte dei gestori degli impianti, anche dopo la fine dello sciopero, che devono fare i conti coi prezzi decisi dalle compagnie petrolifere. Le accise, a detta degli operatori del settore, sono le più care in assoluto dal punto di vista fiscale in Europa e quindi del tutto fuori mercato. E quello che resta in tasca ai benzinai, i pochi che resistono di fronte a sempre più impianti self service aperti 24 ore su 24 e gestiti direttamente dalle major di petrolio, sono 3 centesimi lordi al litro.
IL COMMENTO
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