Nuovo capitolo nella vicenda Carige. Bper chiede infatti chiarimenti alla Consob sull'esistenza di eventuali ulteriori offerte per l'istituto genovese oltre alla sua. Bper pretende che gli operatori di mercato siano messi al corrente dell'esistenza di eventuali proposte o trattative del Fondo Interbancario di tutela dei depositi per cedere la sua quota dell'80%: voce non confermata che circola da tempo.
La richeista di intervento dell'autorità di vigilanza sulla Borsa si fonda sulla necessità di tutela dei titoli quotati a Piazza Affari che fanno riferimento sia a Carige che a Bper, primo a uscire allo scoperto dopo le indiscrezioni di una possibile offerta per Carige, rispetto ad altri potenziali pretendenti.
L'istituto emiliano, dopo le voci che avevano fatto schizzare verso l'alto il titolo Carige in Borsa, lo scorso 14 dicembre ha ufficializzato la sua offerta non vincolante, senza che però eventuali altri pretendenti siano usciti allo scoperto. Così Bper chiede a Consob di definire un quadro informativo chiaro sulle offerte o trattative in corso da parte del Fitd. La mossa dell'istituto modenese ha come possibile obiettivo collaterale un'accelerazione sull'altra richiesta, inoltrata al Fondo Interbancario, di aprire un tavolo con il Fitd completo di concessione di un'esclusiva, per discutere la proposta recapitata il 14 dicembre e respinta dal fondo perché giudicata incompatibile con il suo statuto. Allo stato, secondo indiscrezioni ufficiose, sembrerebbe che il Fondo non intenda concedere a Bper l'esclusiva.
IL COMMENTO
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