Attualità

L'idea sarebbe di metterlo nel foraggio dopo aver rinchiuso in recinti gruppi di cinghiali
52 secondi di lettura
di Dario Vassallo

Come risolvere il problema della peste suina in Italia in maniera incruenta, senza necessariamente uccidere i cinghiali? La soluzione potrebbe fornirla l'anticoncezionale usato per i canguri. E' quanto afferma Angelo Ferrari, il direttore generale dell'Istituto zooprofilattico sperimentale di Piemonte, Liguria e Valle D'Aosta ed ex commissario straordinario per la prevenzione e il contenimento di questa malattia. Non a caso il ministero della Salute ha commissionato di recente uno studio in Australia sul vaccino immunocontracettivo 'GonaCon'.

"I vaccini anti peste suina - dice Ferrari - non stanno funzionando granché, i test rapidi sulla positività dei cinghiali al virus hanno ancora un margine di errore elevato. E' il motivo per cui il vaccino anticoncezionale potrebbe essere la strada giusta da seguire per ottenere un depopolamento dei cinghiali a livello nazionale  questo depopolamento ridurrebbe la diffusione del contagio del virus. Il vaccino andrebbe somministrato per bocca e messo nel foraggio". In tale prospettiva l'Istituto zooprofilattico sta testando reti circolari, non più gabbie singole, in grado di intrappolare momentaneamente interi gruppi di cinghiali per fornire loro foraggio contenente il vaccino.