GENOVA - Il feretro è arrivato davanti alla chiesa con cinque minuti di ritardo, come ha chiesto commossa la moglie, "perché lui era sempre cinque minuti in ritardo" ha detto con parole leggere che sono sembrate una carezza.
Basilica di Carignano piena per il funerale di Vincenzo Spera, popolare organizzatore di eventi musicali morto lunedì in ospedale dopo essere stato travolto da una Vespa in corso Magenta, a due passi da casa sua. L'ultimo saluto è avvenuto sulle note di ‘Start me up’ dei Rolling Stones. Tanti artisti e musicisti presenti, fra Alberto Fortis e Angelo Sotgiu dei Ricchi e Poveri, ma anche tanti cittadini e amministratori locali che con Spera hanno lavorato per anni, dal presidente della regione Toti al sindaco Bucci, e la parlamentare Cavo ex assessore alla Cultura della regione.
Belle le parole di Alberto Fortis: "Di Vincenzo ho ricordi fin dall’inizio della carriera quando collaborava con il mio manager. Poi recentemente ci siamo visti anche molto spesso ed è per questo che la sua morte mi ha toccato molto. Vincenzo era una persona che aveva grande passione, era un collante per il nostro settore, aveva quel tratto infantile bello del bambino che abbiamo noi artisti e a suo modo era un artista anche lui"
Toccanti le parole di Angelo Sotgiu, il biondo dei Ricchi e Poveri: "Di lui ho il ricordo di una persona splendida, di una persona serena, di un grande lavoratore, di una brava persona, una persona stupenda sentiremo molto la sua mancanza ha dato un’immagine importante di Genova".
Il presidente della Regione Giovanni Toti ricorda l'importanza del suo lavoro:
"Forse il grosso pubblico non lo conosceva ma ha gioito e si è commosso a moltissimi degli eventi che lui ha creato. Se Genova talvolta ha sorriso è stato anche per la sua attività e per la grande passione che metteva dentro. mancherà tantissimo a noi manca ma anche a chi non lo conosceva perché ha fatto divertire questa città".
Il sindaco di Genova Marco Bucci oltre al dolore si rammarica commosso per le tante cose che la città poteva ancora fare con Spera: "Un grosso dispiacere. Io ho lavorato molto con lui, eravamo in procinto di fare tante altre cose. Come sempre accade in questi momenti non ci sono tante parole da dire solo di ricordarlo e sottolineare quanto ha fatto per Genova".
Ilaria Cavo, parlamentare invece ricorda le tante cose fatte con Spera da assessore alla Cultura della Liguria, per lei Vincenzo era un amico: "Più che un personaggio un amico, una persona che è ho conosciuto per motivi lavoro ma apprezzato per la sua serietà e soprattutto l’essere una persona profonda. Ecco, vorrei soprattutto che Vincenzo fosse ricordato non tanto per i palchi ma come un uomo che non diceva mai una parola per caso, che studiava tanto e aveva una grande sensibilità nell’interpretare le esigenze degli altri basta".
Il feretro è arrivato nella basilica dal teatro Carlo Felice dove è stata allestita la camera ardente e dove centinaia di amici e personaggi dello spettacolo e della musica, genovesi e non solo, sono passati per una preghiera, un ricordo e una carezza.
Dopo i funerali il feretro di Spera sarò tumulato al cimitero monumentale di Staglieno, il camposanto della nuova città di un uomo morto a settant'anni all'improvviso, quando aveva ancora tanto da fare, un uomo che si era fatto da solo con la sua passione e le grandi capacità organizzative e che qui era arrivato poco più che ventenne con tante aspirazioni da un paesino del Sud, dal Salernitano, il suo meridione che ancora aveva appiccicato addosso anche nell'accento rimasto rimasto campano, e nel sorriso, che suo viso di Vincenzo non mancava mai, come hanno ricordato i tanti che lo conoscevano.
Toccante il ricordo di Franco Manzitti, giornalista editorialista di Primocanale e vicino di casa di Spera: "Ho il rammarico di non averlo incontrato quella tragica sera, come capitava spesso, ci saremmo di sicuro fermati a parlare, e forse non avrebbe attraversato la strada proprio nel momento del transito di quella Vespa. Vincenzo ci mancherà, mancherà a Genova".
In aggiornamento
IL COMMENTO
Situazione drammatica, presidente Meloni serve incontro urgente
La Liguria vuole tornare a correre, al via i cento giorni di Bucci