CINQUE TERRE - Sui rischi del sovraffollamento turistico delle Cinque Terre, il presidente della Liguria Giovanni Toti, intervistato dalla Stampa, sostiene di preferire problemi di questo tipo rispetto alla mancanza di turisti.
Le parole arrivano dopo che nel weekend pasquale un vero e proprio allarme è stato lanciato per il rischio concreto di un collasso delle Cinque Terre, denunciato dal sindaco Fabrizia Pecunia ma anche da Matteo Viacava, primo cittadino di Portofino, dove problemi simili sono stati registrati. Un po' come a Venezia, dove la Giunta comunale ha già deliberato un contributo d'accesso che possa disincentivare il turismo giornaliero in alcuni periodi dell’anno e incentivare un turismo pernottante, in linea con la delicatezza e unicità della città, anche in Liguria i sindaci chiedono regole per i turisti che aiutino a proteggere il territorio.
"Il sovraffollamento va gestito", dice Toti, che sottolinea: "Non tornerò mai alle chiusure di epoca Covid". No, dunque, al numero chiuso per gli accessi al Parco nazionale delle Cinque Terre. "Non nego che in alcune giornate il problema ci sia", ammette, ma "vorrei capire come si potrebbe impedire a chicchessia l'accesso a un comune, costituzionalmente garantito".
Il governatore preferisce ragionare su "percorsi guidati", "scaglionamenti degli orari sui sentieri", e sostiene che "anche un pedaggio è possibile". Toti prevede che "la stagione andrà bene e non solo nelle località più gettonate", ma "affrontare il turismo come una minaccia - dice - è qualcosa di tafazziano".
Il presidente della Regione Liguria appoggia però l'ordinanza del sindaco di Portofino, Matteo Viacava, che ha istituito due 'zone rosse' per i pedoni, definendola "una misura intelligente, perché rivolta ai gruppi organizzati". Il primo cittadino ha firmato un documento (effettiva da venerdì 23 e fino al 15 ottobre) che istituisce un perimetro ' tra la celebre Piazzetta, Calata Marconi e i bagni pubblici di molo Umberto I. Portofino "è di tutti" quindi nessun numero chiuso perché "non è giusto", ma è "un gioiello da rispettare", aveva detto Viacava. Per questo, e soprattutto per evitare problemi alla sicurezza, sono scattate le regole.
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In queste 'zone rosse' sarà vietato "lo stazionamento di persone in punti di aggregazione o ritrovo di gruppi e crocieristi in attesa di imbarco sui battelli o altro", passaggi stretti, che tra i dehors dei locali e gli assembramenti "sono diventati un problema di sicurezza" dice Viacava. Nell'ordinanza si parla espressamente di "problemi di fluidità della circolazione pedonale e veicolare", di gravi "intralci e potenziale pericolo derivante dall'eccessiva densità di persone in rapporto alla superficie disponibile", di una "banchina "priva di barriere di sicurezza lato mare" e di un transito" talmente difficoltoso da dover richiedere l'intervento di Forze di polizia pe gestire la viabilità dei pedoni creando un ostacolo a soccorsi tempestivi".
Quindi dalla prima mattina e fino alle 18 i turisti potranno accedere alla piazza, passeggiare, fare acquisti o sedersi nei ristoranti ma non si dovranno fermare né potranno creare assembramenti. Le sanzioni previste vanno dai 65 ai 275 euro.
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