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di Redazione

LA SPEZIA - Compiono novant'anni i palombari della Marina Militare, un corpo d'elité di 220 specialisti tuttora impegnati nel bonificare i mari dagli ordigni bellici della Seconda Guerra Mondiale. La loro base La Spezia, dove hanno base all'interno della Fortezza del Varignano. Previsti eventi celebrativi in molte città italiane,

"La scuola palombari è storica, nata nel 1849 a Genova e poi inserita nella categoria dei torpedinieri - ha ricordato oggi l'ammiraglio Massimiliano Rossi, comandante di Comsubin -. Uomini che andavano sul fondo ad occuparsi di ordigni per quello che è tuttora uno dei loro compiti principali. Le tecniche e i materiali si evolvono, la capacità di operare in condizioni di stress invece è la stessa".

Con gli scafandri più moderni i palombari della Marina, eccellenza riconosciuta a livello internazionale, possono operare fino a 150 metri di profondità. Oltre alla bonifica bellica, sono impegnati nel soccorso ai sottomarini sinistrati e in generale in tutte quelle occasioni in cui serve assistenza a grandi profondità, da un'emergenza medica al supporto agli archeologi.

Tra gli operativi una sola donna, Chiara Giamundo, che ha superato le prove selettive e poi il corso di addestramento ottenendo il basco tre anni fa. "Non mi ha mai pesato il fatto di essere donna, una volta fatto gruppo con i compagni si va avanti tranquillamente - dice -. Spero di incentivare altre ragazze a provare a fare un percorso come il mio". Una prospettiva che potrebbe presto realizzarsi: al corso di quest'anno ha infatti ottenuto l'accesso anche un'altra aspirante palombara.