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Progetto di ricerca del CNR che ha tradotto in musica il suono di plastiche, inquinanti, a contatto con i pesci e le creature marine
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di Eva Perasso

Si chiama “The Ocean Without Us” ed è un progetto di divulgazione della scienza che utilizza il linguaggio della musica per descrivere l’ambiente marino e raccontare, tramite sonorità inesplorate, l’impatto dell’inquinamento antropico. All'interno dei festeggiamenti per The Ocean Race è prevista la sua presentazione a Genova domenica 25 giugno, con una perfomance artistica in programma alle 18 presso l’Innovation Village all’interno dell’Ocean Live Park. Il progetto, a cura di Stellare, U-BOOT Lab e ZPGE, coinvolge ricercatori e ricercatrici dell’Istituto per lo studio degli impatti antropici e sostenibilità in ambiente marino del Consiglio nazionale delle ricerche di Genova (CNR-IAS).

"The Ocean Without Us” è un progetto in cui saranno tradotti in musica i dati sugli agenti inquinanti presenti nel mar ligure rilevati dai ricercatori del CNR-IAS, e messi in relazione con i suoni dell’ecosistema subacqueo: da questo algoritmo uditivo scaturisce una narrazione sonora che racconta le mutazioni dell’ambiente marino causate dagli agenti inquinanti antropici nel periodo in cui ci troviamo, quello dell’Antropocene. I suoni del petrolio, della plastica, dei medicinali, degli agenti chimici, si aggiungeranno gradualmente a quelli dei pesci, delle piante acquatiche, delle alghe, del moto delle onde e del movimento dei fondali, via via facendo emergere il passaggio dalla condizione del mare incontaminato fino alla situazione attuale di inquinamento.

(foto Silvia Badalotti)

 

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