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Il consigliere del M5s Ceraudo chiede chiarimenti sui costi. Il Comune: "È il ministero che valuta se gli extra costi siano o meno congrui. Noi monitoriamo"
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GENOVA - È arrivato in consiglio comunale il tema relativo ai costi del tunnel subportuale. Un tema lanciato da Primocanale (Leggi qui) che ha messo in evidenza come l'opera subirà 200 milioni di aumenti rispetto ai 700 preventivati a causa dell'aumento dei costi delle materie prime. 

A chiedere chiarimenti al Comune è il consigliere del Movimento cinque stelle Fabio Ceraudo: "Nel 2021 Regione, Comune e ministero dei Trasporti accettano una compensazione di 1,4 miliardi da Aspi per farlo uscire dal processo. Ad un certo punto Aspi chiede ad Anas i costi dell'opera e Anas dice che aumentano del 40%. Quindi prima decidono di levare la gratuità (del nodo autostradale di Genova ndr) e fare un'opera importante e necessaria alla città, benissimo. E poi Anas dice che costa il 40% in più. E chi li paga? Probabilmente la cittadinanza e l'aumento dei pedaggi autostradali. Cosa già avvenuta con la Gronda". 

A risponde è l'assessore Matteo Campora che spiega: "L’accordo Aspi prevede una norma speciale all’articolo 3 per i due interventi del tunnel subportuale, 700 milioni per interventi di viabilità in Valfontanabuona. Deve essere chiaro che è il ministero a essere individuato come ente che approva i progetti, indicandone i provvedimenti e l’importo complessivo e che valuta la congruità delle opere comprese eventuali varianti che possono essere naturalmente anche in riduzione. È il ministero che valuta se gli extra costi siano o meno congrui e se l’importo complessivo dei due interventi aumenterà o ci siano spazi di assorbimento di tali oneri, oppure se sia possibile effettuare compensazioni a parità di totali aumentando un intervento e riducendone un altro. In ultima istanza la norma prevede che, qualora il ministero ritenesse congruo un importo complessivo superiore a 930 milioni di euro, la parte eccedente sarà soggetta a una eventuale remunerazione tariffaria. In questa fase iniziale dei lavori, come prevede l’accordo, le decisioni potranno essere prese in presenza di ulteriori elementi che emergeranno nel corso dei lavori, anche imprevedibili, in positivo o in negativo, in base alla dinamica del cantiere. Questo è quanto è previsto dall’accordo, ci impegniamo a tenere aggiornato il consiglio sulle decisioni del ministero".