GENOVA - Il Tar della Liguria ha respinto il ricorso dei residenti di Carignano contro l'abbattimento dei pini in Corso Andrea Podestà. La decisione arriva dopo che era stata accolta la sospensiva lo scorso 15 luglio, quando era stato fissato l'avvio del cantiere. I cittadini sono poi scesi in piazza in segno di protesta chiedendo un dialogo all'amministrazione. Il dibattito lo aveva aperto proprio Primocanale, a cui aveva partecipato anche il vicesindaco Pietro Piciocchi, che ha illustrato le motivazioni dell'intervento: 38 alberi per cui l'amministrazione comunale di Genova aveva ottenuto il riscontro favorevole della Soprintendenza vista la necessità di abbatterli sia per delle infiltrazioni ai volumi sottostanti, sia per la malattia che affliggerebbe alcuni alberi.
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A questo avevano prontamente ribattuto i cittadini, fornendo nell'istanza presentata da tre residenti Gianluigi Sommariva, Gian Giorgio Parodi e Guido Colella, rappresentati e difesi dagli avvocati Armando Gamalero e Lorenzo Barabino una nuova perizia a cura del professor Bellini che confuta quella degli agronomi a cui si è rivolto Palazzo Tursi. "Siamo sicuri che le lamentate infiltrazioni possano essere gestite, ed anche risolte, senza ricorrere all’abbattimento delle piante soprastanti. Appena 7 alberi riporterebbero criticità statiche, si chiede, quindi, in ogni caso, di non intervenire sui restanti 11, approfondendo lo stato di salute", chiedevano i residenti nel presidio organizzato a metà luglio: in 350 hanno firmato un'apposita petizione.
A difesa degli alberi si erano schierate associazioni come Legambiente e Italia Nostra e alcuni partiti d'opposizione. Proprio il Pd aveva chiesto un percorso partecipativo, ritenendo che si potessero "valutare, così come segnalato anche da tecnici ed esperti ambientali, differenti modi di risolvere i problemi delle infiltrazioni, mettendo in sicurezza gli alberi senza distruggere lo skyline attuale", commentava in una nota la consigliera comunale Donatella Alfonso.
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L'amministrazione aveva fornito un rendering del progetto, promettendo di sostituire questi alberi con dei pini di Aleppo molto gradevoli, già adulti, dell'altezza di 7 metri, in un intervento che non durerà più di 7 mesi. Cosa che i giudici del Tar hanno approvato. Ma già nelle settimane passate il Comune di Genova aveva convenuto di fermare momentaneamente il taglio dei pini per valutare soluzioni tecniche alternative. A settembre si terrà un incontro con coloro che si sono opposti al taglio. "La disponibilità al dialogo è piena", ha detto il vicesindaco Piciocchi. Un momento di confronto necessario per decidere le sorti di un intervento di restauro al tempo stesso atteso dalla cittadinanza, visto l'asfalto del marciapiede rotto.
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