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I dipendenti fino a pochi mesi fa erano circa 500, ora sono 220. I soci lavoratori continuano a portare avanti senza stipendio i servizi di assistenza a bambini, anziani e migranti
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di Riccardo Olivieri

GENOVA - Manifestazione di protesta dei lavoratori della cooperativa sociale 'Lanza del Vasto' davanti all'ingresso del Consiglio regionale della Liguria contro "i continui ritardi nel pagamento delle retribuzioni, gravi problemi logistico-organizzativi causati da esodi di massa con conseguente riduzione degli organici e la mancanza di liquidità per erogare i servizi", tra cui l'accoglienza dei migranti e l'assistenza socio-sanitaria". 

"Domani ci sarà una prima udienza dal giudice fallimentare per decidere la sorte di Lanza del Vasto - spiega Barbara Ceccarelli, socia lavoratrice di Lanza del Vasto e delegata Unione sindacale di Base -. Speriamo che dopo l'incontro di giovedì Regione ci sappia dare risposte sul nostro futuro perché la mancanza di stipendio pesa sulle nostre famiglie. Vogliamo anche sapere se riusciremo a garantire un servizio ai nostri utenti". Rispetto ai circa 500 lavoratori attivi fino a dicembre 2022 in questo momento i soci-lavoratori sono 220: "Abbiamo avuto 50 dimissioni ad agosto e più di 20 a settembre perché non si può lavorare in queste condizioni" sottolinea Ceccarelli, che racconta anche come "gli operatori si stanno mettendo una mano sul cuore e anche se vanno a lavorare gratis stanno portando avanti il servizio con molta fatica".

I sindacati hanno dichiarato sciopero per l'intera giornata. Erano circa 500 i lavoratori coinvolti nella vertenza nell'area metropolitana di Genova a fine 2022, ma a causa delle difficoltà della cooperativa si sono ridotti a circa 250. 'Noi a salvare la Lanza, voi col Maserati in vacanza': è scritto su uno degli striscioni srotolato dalle diverse decine di manifestanti in piazza al grido di "noi presenti, istituzioni compiacenti", che hanno ottenuto un incontro con la conferenza dei capigruppo del Consiglio regionale.

"Sollecitiamo per l'ennesima volta un intervento della Regione, che fino a oggi è stata quasi totalmente latitante", denuncia il coordinatore Usb Liguria Maurizio Rimassa. La Funzione Pubblica Cgil Genova segnala che ad oggi ai lavoratori della cooperativa sono stati effettuati i bonifici di quote di acconto pari solo al 40% degli stipendi per la mensilità di giugno, mancano quindi quelle di luglio e agosto e il saldo della tredicesima.

"La situazione è drammatica, sia per quanto riguarda l'operatività dei lavoratori, sia dal punto di vista dei servizi sociali erogati all'utenza", sottolinea la segretaria della Funzione pubblica Cgil Genova Martina De Lorenzi.

Giovedì l'assessore al Lavoro di regione Liguria Augusto Sartori incontrerà "la controparte per sentire quali sono le loro ragioni e capire qual è la strada per uscire da questa situazione, che va avanti da diversi mesi".