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Tra i manifestanti, come annunciato dal primo cittadino, il sindaco di Savona Marco Russo, i sindaci di Quiliano e Carcare, nel savonese, una rappresentanza della Cgil, e alcuni rappresentanti dell'opposizione in consiglio regionale
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di Giorgia Fabiocchi

SAVONA - Sono state circa un migliaio le persone che si sono date appuntamento oggi pomeriggio in piazza Sisto a Savona per la terza manifestazione pubblica di protesta contro il trasferimento del rigassificatore Golar Tundra dal porto di Piombino alle acque antistanti Vado Ligure, nel savonese. La manifestazione è stata organizzata dal Coordinamento no rigassificatore, cui hanno aderito oltre 50 soggetti tra associazioni, movimenti e partiti. Tra i manifestanti, come annunciato dallo stesso primo cittadino della città della Torretta, il sindaco di Savona Marco Russo, i sindaci di Quiliano e Carcare, nel savonese, una rappresentanza della Cgil, e alcuni rappresentanti dell'opposizione in consiglio regionale.

"Questo progetto è innanzitutto lacunoso, come sta emergendo ogni giorno, a dimostrazione della fretta e della superficialità con cui è stato messo a punto, evidentemente per assecondare esigenze diverse da quelle tecniche ed energetiche. Ma non è solo una problema di lacunosità: questo progetto è sbagliato in radice" ha commentato dal palco il sindaco di Savona Marco Russo.

Alla manifestazione in piazza Sisto ha risposto attraverso una nota il presidente di Regione Liguria Giovanni Toti. "Una proposta per tutti coloro che oggi ancora manifestavano contro il rigassificatore in Liguria: voi dite che non può decidere Toti, io dico che il pregiudizio e la paura alimentati dalla peggiore politica che era lì nella piazza non possono pregiudicare la vita e il lavoro di milioni di Italiani. Per questo lasciamo che a decidere, come ho dichiarato e fatto prorogando l'iter amministrativo della conferenza di servizi, sia la Commissione nazionale di Valutazione di impatto ambientale. Di quella Commissione - ricorda Toti - fanno parte Ispra, l'Agenzia nazionale che tutela l'ambiente e i parchi, l'Iss-Istituto superiore di sanità che tutela la salute dei cittadini, i Vigili del Fuoco, che tutelano la sicurezza delle persone, e poi ancora molti e molti enti tecnici e non politici. Bene, aspettiamo il loro responso - sottolinea Toti - se diranno che il rigassificatore non è compatibile con quel territorio, mette a rischio persone o ambiente, io, come Commissario di governo, mai firmerò l'autorizzazione all'impianto. Ma se le stessa Commissione dirà invece che quell'impianto è sicuro e compatibile con quel luogo, mi aspetto che tutti accettino la decisione di un organismo terzo. E che qualche politico si scusi per aver strumentalizzato la vostra paura per una manciata di voti e un ricco stipendio da confermare". 

"Non è un impianto emergenziale, come era stato pensato nel '22, ma è un impianto di medio-lungo periodo ed è un impianto incompatibile con il disegno di sviluppo che faticosamente, lentamente ma con assoluta determinazione il comprensorio savonese sta portando avanti - ha aggiunto il sindaco Russo -. La nostra compattezza, la nostra determinazione, la nostra lucidità, la nostra capacità di analizzare i contenuti del progetto, la nostra capacità di giocare di squadra, ognuno agendo secondo il ruolo che ricopre ma tutti con il medesimo obiettivo, devono fare capire al commissario e al premier che stanno sbagliando. Devono indurre il governatore della Liguria a ricordarsi che rappresenta il territorio ligure e che il Governo sta sbagliando". 

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