GENOVA - Dopo essere diventata virale, la lettera-denuncia scritta e postata sui social da una genovese di 25 anni che racconta uno spaccato del quartiere di Sampierdarena continua a creare polemica.
Su Facebook e Instagram ha raccolto centinaia di 'mi piace' ma soprattutto commenti, molti che confermavano il racconto del post. Sui suoi social è intervenuto anche il presidente del Municipio Centro Ovest, Michele Colnaghi, che non ci sta: "Sarebbe tanto semplice per me cavalcare il dissenso causato in questo periodo dalla scarsa attenzione che il Comune pone in termini di sicurezza e non solo nei riguardi di San Pier d Arena (per non dire nulli), ma non ce la faccio proprio a buttare merda sul quartiere che amo ingigantendo le cose e causando ulteriore degrado mediatico, non tollero quando giro per la città e vedo gente che storce il naso (o peggio) quando sente che vieni da qua, gente che disdice degli appuntamenti, che tira dritto perché sul social di turno hanno letto che forse, pare, uno che passava", si legge nel suo post.
"Sampierdarena. Sono le 3 di mattina del 25 dicembre" si legge nel post della giovane sampierdarenese. "La musica e le urla dalla strada qua sotto sono talmente forti da non permettere a nessuno di dormire. Qualcuno sta vomitando, di nuovo, ne sento i conati come se fosse accanto a me. Degli uomini si stanno picchiando, di nuovo, forse lasceranno macchie di sangue sul marciapiede, un altro liquido da evitare domani mattina quando dovrò uscire (...)".
"Non nego i problemi, qualcuno ironizzerà su questo post già lo so, ma pazienza, io faccio incontri con tutte le forze dell'ordine - continua Colnaghi -, sento spesso i loro rappresentati che ringrazio come ringrazio tutti i ragazzi che lavorano sodo sul campo, chiedo la veridicità delle notizie (spesso false o mal riportate), i dati delle denunce, faccio segnalazioni ogni giorno, ho incontrato il prefetto, il questore, il direttore della Fiumara, scrivo molto spesso all'assessore alla sicurezza e a quello al commercio per i locali problematici, ci metto la faccia e il cuore, vivo qua, mia moglie vive qua, la mia bimba e tutta la mia famiglia vivono qua".
"Avete segnalazioni? Ci sono zone di spaccio? Vedete qualcuno che fa cose illecite? DENUNCIATE, venite da me, scrivetemi, incontro tutti, ma soprattutto DENUNCIATE, non scrivete su Facebook, la vita non è questa. Mi trovo a segnalare delle zone e mi sento dire che non hanno alcuna denuncia in quelle aree e così mi rendete ancora più impotente".
La situazione che sta vivendo il quartiere non è sicuramente semplice, e Primocanale ne ha parlato nella sua inchiesta (GUARDA QUI), ma Colnaghi racconta di problemi che esistono comunque in ogni quartiere della città, soprattutto nelle periferie: "È tutto il giorno che penso a cosa posso fare perché la situazione sta indubbiamente peggiorando a causa del passaggio di alcuni ladruncoli e spacciatori (questo mormora il quartiere che vive e di cui mi fido) e farò tutto il possibile, andrò a bussare ancora e ancora alla porta di chi decide come dislocare le forze in campo, soprattutto a chi manda le nostre pattuglie nel centro storico ed in altre zone che a loro interessano di più, perché si la volontà politica di aiutarci veramente manca da tempo ed è evidente a tutti, pensano a fare nuovi inceneritori mentre il mondo va nella direzione esattamente opposta e lo dichiarano anche in pompa magna.... ma ricordate bene che le risse, lo spaccio i ladruncoli sono ovunque, solo che piace tirarci sempre in mezzo o mettere una bella foto di Largo Gozzano anche se il reato è stato fatto a Sturla o altrove".
"E poi ci sono le leggi nazionali da modificare perchè altrimenti si effettuano gli arresti e il giorno dopo se li ritrovano in piazza che gli ridono in faccia". La denuncia del problema dei minori non accompagnati il presidente di Municipio l'aveva fatta a Primocanale, raccontando dell'inutilità degli arresti visto che "il giorno dopo sono già tornati liberi". Un problema difficile da affrontare anche per la distribuzione delle strutture d'accoglienza per minori non accompagnati: quelle presenti sul territorio genovese sono in tutto 21 e sette di queste sono nel quartiere di Sampierdarena.
Problemi che devono essere affrontati, spiega ancora Colnaghi, che poi fa un appello: "San Pier d Arena è questo e molto altro, non è un borseggiatore che scende dal treno e passa di qua a fare il suo reato e mi dispiace di cuore per chi viene scippato o per la ragazza che sfoga la sua giusta frustrazione su Facebook, ma cerchiamo di risolvere insieme la cosa, abbiamo un posto meraviglioso da vivere PROTEGGIAMOLO"
IL COMMENTO
Situazione drammatica, presidente Meloni serve incontro urgente
La Liguria vuole tornare a correre, al via i cento giorni di Bucci