Genova, ponte di Sant'Agata ciclo pedonale: nasce la petizione online

Genova - Rendere il Ponte di Sant'Agata ciclopedonale. L'idea è stata rilanciata sui social dal gruppo di residenti di San Fruttuoso.

Rilanciata sì, perché anni fa era stata già ipotizzata l'idea di recuperare il vecchio ponte di Sant'Agata sul Bisagno per permettere l'attraversamento ai cittadini. Ora nasce una petizione online su change.org. Il sogno sarebbe quello di attraversare da Borgo Incrociati e arrivare in corso Sardegna evitando "di subire lo smog sul ponte Castelfidardo e quando piove evitare gli schizzi dalle pozzanghere" scrive Giuseppe Grasso che ha lanciato la petizione. Un modo anche per recuperare e rivalorizzare lo storico ponte.

Un progetto era stato già rilanciato negli anni passati dal Municipio Bassa Val Bisagno insieme al civ di corso Sardegna che prevedeva proprio la realizzazione di una passerella e il ritorno alla pedonalità del ponte medioevale.

Il presidente del Municipio Bassa Val Bisagno Massimo Ferrante ha ricostruito la questione: "In questo ciclo amministrativo il Municipio Bassa Val Bisagno dal 2018 ha chiesto ogni anno nel piano triennale dei lavori pubblici l'aggiunta di un importo monetario nel bilancio comunale per la realizzazione della passerella di collegamento. L'assessorato comunale e gli uffici tecnici competenti hanno sempre risposto che la riqualificazione del ponte di S. Agata come da noi richiesta, non è possibile fino a quando non viene demolito e ricostruito l'attiguo ponte di Castelfidardo e alzato il suo franco idraulico (distanza tra l'impalcato del ponte e il letto del Torrente)".

La strada per ridare vita al ponte è ricca di ostacoli. I cittadini intanto sembrano apprezzare l'idea e in poche numerosi hanno sottoscritto la petizione.

Il ponte originariamente contava 28 arcate e arrivava fino all'attuale piazza Giacometti. Venne ricostruito dopo che nel 1452 venne distrutto da una piena del Bisagno. Poi con l'abitato che si allargava venne via via sempre più coperto. L'alluvione del 1970 fece crollare altre due arcate. Negli anni Novanta crollò anche quella rimasta al lato di Levante.