GENOVA - Ancora una giornata di sciopero con presidio davanti a Palazzo Tursi per i lavoratori della Algowatt di Genova, società di informatica e automazione.
In Comune a Genova era previsto un incontro tra i commissari giudiziali, l’assessore comunale Mario Mascia e una delegazione sindacale. Al centro il futuro dei 63 lavoratori di Algowatt che non si sono visti pagare la tredicesima e lo stipendio di dicembre 2023. Ora anche lo stipendio di gennaio sta subendo dei problemi, denunciano i sindacati. Ma l'incontro con i commissari è poi saltato perché questi non si sono presentati. Un ulteriore aggiornamento è previsto tra circa dieci giorni.
I 63 dipendenti "sono fortemente preoccupati per il loro futuro lavorativo e questi comportamenti aziendali non fanno altro che alimentare le preoccupazioni. Per questi motivi oggi i lavoratori scendono in sciopero a sostegno della delegazione sindacale che effettuerà l’incontro presso il Comune" spiegano in una nota i sindacati.
"Con i delegati sindacali di Fiom Cgil e Fim Cisl – ha spiegato l’assessore allo Sviluppo economico e Lavoro Mascia - avevamo chiesto un incontro urgente con i commissari per avere una fotografia aggiornata e chiara della situazione dal punto di vista datoriale e individuare le strade percorribili per arrivare a una soluzione nell’interesse dei lavoratori. Purtroppo, i commissari hanno comunicato di non poter presenziare a causa del breve preavviso, giocoforza dovuto all’urgenza della situazione, delegando il direttore del personale a riferire che il piano aziendale è in evoluzione. Con i rappresentanti dei lavoratori si è concordato che sarà inviata, da parte delle rappresentanze sindacali, una bozza di accordo quadro: verranno anche inviate una serie di domande per i commissari per avere risposte certe sulla situazione. La nostra attenzione resta alta per questi lavoratori che rappresentano il vero patrimonio di un’azienda che fonda il proprio core business esclusivamente sulle competenze intellettuali".
I lavoratori vorrebbero essere ricollocati in altre realtà. L'assessore Mascia in consiglio comunale poche settimane fa ha garantito una soluzione entro il 4 marzo, termine ultimo per la presentazione di una proposta definitiva di concordato preventivo o di una domanda di omologa di accordi di ristrutturazione dei debiti.
Algowatt è nata nel 2020 dalla fusione fra TerniEnergia e Softeco. E allora l'auspicio è quello di ottenere una ricollocazione per delle professionalità di esperienza e di livello. Si tratta di amministrativi, informatici, esperti di marketing e di grafica.
La vicenda della Algowatt si è aggravata negli ultimi mesi quando nell’estate 2023 l’azienda ha presentato istanza di gestione controllata della crisi, respinta dal tribunale di Milano nel novembre 2023. Nel mese di ottobre è stato siglato un accordo per il ricorso al contratto di solidarietà per tutti i lavoratori della sede di Genova, misura rivelatasi insufficiente anche a causa della successiva chiusura della linea di credito da parte degli istituti bancari, conseguente al diniego della ricomposizione del debito.
A fine dicembre l’azienda ha avviato la procedura di consultazione sindacale per la richiesta della cassa integrazione straordinaria per i lavoratori di Algowatt. Il 5 gennaio il Tribunale di Milano ha accolto “con riserva” il ricorso per l’ammissione della società alla procedura di concordato preventivo, nominando nel medesimo provvedimento i Commissari giudiziali e concedendo il termine ultimo del 4 marzo per una soluzione.
IL COMMENTO
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