ROSSIGLIONE - Un deja vu che spaventa a morte i cittadini di Rossiglione che non hanno ancora dimenticato i tre anni costretti a prendere la A26 a causa della statale del Turchino chiusa per una frana in località Gnocchetto. A causa del maltempo oggi non è stato possibile per le maestranze di Anas Torino lavorare al disgaggio del fronte. Sono state, invece, completate le perlustrazioni delle pareti da parte della squadra di rocciatori. Nella giornata di domani e di mercoledì mattina, compatibilmente con le precipitazioni previste, è previsto il disgaggio dei massi individuati come potenzialmente instabili. La riapertura della strada potrebbe essere prevista per mercoledì in tarda mattinata con senso unico alternato.
"Nelle prime ore della mattinata di ieri un masso si è staccato in località La Collinetta, che è la stessa località dell'episodio del 2019 quando una frana bloccò fino al 2021 la strada che passa per Gnocchetto e collega Liguria e Piemonte" ha raccontato a Primocanale il sindaco, Katia Piccardo.
Sulla strada è prima stato installato un senso unico alternato, poi però è arrivata la chiusura. "Temiamo di rivivere l'incubo che sono stati quei tre anni di strada chiusa. Cercheremo con tutte le nostre forze di scongiurare questa situazione anche se il masso si è staccato un po' più a nord rispetto al fronte che è stato messo in sicurezza recentemente - continua la prima cittadina -. Purtroppo però il risultato è stato nuovamente quello di una chiusura che è stata disposta dai vigili del fuoco. Questa è una prospettiva veramente molto, molto inquietante per il territorio perché ricordiamo che questa è l'arteria principale di collegamento".
Frana, statale del Turchino chiusa in località Gnocchetto - LA NOTIZIA
"Solo con quella strada noi arriviamo al genovesato, al Piemonte ma comunque a tutto il nord Italia" continua il sindaco. "È l'arteria principale di collegamento dopo l'autostrada A26 che, come sappiamo, ha ancora delle fortissime criticità. Sono ancora attivi i cantieri, quindi l'autostrada come dire ha 'ranghi' estremamente ridotti, quindi pensare di chiudere la strada statale sarebbe veramente un colpo mortale per il territorio.
"Si rischia nuovamente una situazione che avremmo sperato di non vivere più, siamo in contatto con il collega sindaco di Ovada e speriamo bene".
"Speriamo che il tempo lo permetta perché abbiamo bisogno che quella strada riapra al più presto".
Poi l'appello: "Colgo questa occasione per chiedere veramente massima prudenza nel percorrere la strada del Termo e di Costa di Ovada, che è poco più che una strada di campagna ma che in questo momento è l'unica arteria aperta tra Liguria e Piemonte. Chiediamo veramente velocità moderata e rispetto dei limiti, non soltanto di velocità ma anche di portata. È importante la moderazione nel cercare di spostarsi tra Rossiglione e Ovada".
IL COMMENTO
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