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Si è passati da 700-750 all'anno a 1.200 del 2022 e 2023. Il dato è emerso all'inaugurazione dell'anno giudiziario ecclesiastico, che si è svolta a Sanremo
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di Redazione

SANREMO - Crescono le richiesta di nullità del matrimonio in tutto il mondo cattolico. Soltanto la Rota romana è passata a gestire, in Appello, dalle 700-750 nuove cause all'anno del periodo pre covid, alle 1.200 circa all'anno del 2022 e 2023. A comunicare il dato è stato Francesco Viscome, prelato uditore del tribunale apostolico della Rota romana e giudice di Corte di Appello di Città del Vaticano, intervenuto a Villa Nobel di Sanremo all'inaugurazione dell'anno giudiziario del tribunale ecclesiastico diocesano.

"La procedura introdotta nel 2015 da Papa Francesco serve per snellire e superare i ritardi che ci sono per le dichiarazioni di nullità del matrimonio - ha detto Viscome - è il cosiddetto processus brevior, il processo più breve che non richiede un'indagine accurata, quando come caratteristica, e soprattutto come richiesto dalla norma, ci sia l'evidenza della nullità e l'accordo delle parti. Il rilancio di queste richieste si è verificato sia per il processo breve sia perché il Papa ha voluto anche la gratuità al tribunale della Rota romana".

Anche a livello locale, in primo grado di giudizio, si registra un aumento, come sottolineato da don Emanuele Longo, vicario giudiziale. "Si è passati dalle dodici cause del 2022 - ha affermato - alle sedici del 2023". La maggior parte delle richieste riguarda il campo relativo alla mancanza di discrezione e di giudizio.