GENOVA - Cento i finalisti che si sono sfidati all'ultimo colpo di pestello, nel corso della X edizione del Campionato Mondiale del Pesto, che si è svolto nella sala del Maggior consiglio di Palazzo Ducale di Genova. Cinquantacinque i liguri presenti, i restanti sono arrivati da tutta Italia e dall'estero. La concorrente "più lontana" si chiama Rocha Kelly, brasiliana, con una grande passione per la cucina e le tradizioni italiane. E ovviamente per il pesto.
Quaranta i minuti di tempo a disposizione per fare il pesto più buono della vita, e per aggiudicarsi questo ambito premio di migliore chef del pesto mondiale. La giuria era composta da addetti ai lavori, giornalisti, tecnici, ricercatori, food blogger. A vincere l'edizione 2024 è stato il genovese Mattia Bassi, originario di Acquasanta, sopra Voltri. Il suo segreto? "Lavorare ancora con il pestello della nonna" ha confessato a fine gara.
Presente, tra gli altri, anche il presidente di Regione Liguria Giovanni Toti, che non si perde mai l'appuntamento culinario più famoso del mondo. "Siamo arrivati alla finale di un campionato che è ormai la 'classicissima' dell'eccellenza della Liguria in giro per il mondo - commenta il presidente Toti -. Il pesto rappresenta davvero l'essenza della nostra terra, le sue tradizioni tramandate di generazione in generazione e il suo artigianato, i colori, sapori e profumi di ingredienti unici come il basilico ligure Dop e l'aglio di Vessalico, ma anche gli iconici pestello e mortaio. Seguendo la Ocean Race nelle parti più lontane del mondo, il campionato ha accompagnato l'iniziativa di Regione Liguria '#Pesto, Masterpiece of Liguria' sul Tamigi a Londra, e non è finita, perché ci sono altre sorprese in serbo per la primavera. Come seconda salsa più famosa al mondo, credo che il pesto possa essere il miglior testimonial della Liguria e mi auguro che tutti voi possiate divertirvi in questa giornata di festa".
Giovanni Toti ha poi incontrato una delle concorrenti veterane della manifestazione, la signora Maria Carbone di 90 anni che ha partecipato alla fase finale. "Un esempio di amore per il territorio - prosegue Toti - e passione per le tradizioni, che è giusto fare conoscere ai più giovani e ai numerosi turisti arrivati oggi a Genova". Tanti anche gli chef arrivati da lontano: Stati Uniti, Giappone, Francia, Spagna, Inghilterra, Olanda, Germania, Sudafrica, Giappone, Brasile, Malta e Svizzera.
IL COMMENTO
Un respiro per non dimenticare, ecco perché Breathe ci può aiutare
Blazquez, basta mezze parole: è il momento di dire tutta la verità