"Chokri, Fadoua e la piccola - si legge - sono una famiglia marocco-tunisina integrata appieno nella società pegliese. Sono molto conosciuti grazie al lavoro edile del padre. Sono una bella famiglia, solare, disponibile e umile".
La tragedia è avvenuta poco prima delle 14 in via Carpenara. Bouhali stava lavorando sul tetto di una palazzina di due piani. "Quel giorno non doveva venire a lavorare. Doveva fare altre commissioni". È quanto aveva detto la moglie di Bouhali, tunisino da 25 anni in Italia. L'uomo lascia una figlia di 11 anni.
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Chokri Bouhali aveva prima lavorato come artigiano e tutto fare per altri colleghi e da qualche anno aveva aperto la partita Iva per lavorare in proprio. Quel cantiere era uno dei lavori più importanti che stava eseguendo in questo periodo. Sul posto, che si trova sulle alture in aperta campagna, è arrivato per primo il fratello che lo ha caricato sul suo motocarro per portarlo più velocemente sulla strada principale. Inutili i tentativi di rianimarlo da parte del 118.
"Il destino - scrivono gli organizzatori della Parrocchia Immacolata - ha voluto cambiare il futuro di questa famiglia".
"E così - continuano - ora noi siamo qua a chiedervi un aiuto per tutto ciò che possa servire ora e domani. Noi non vogliamo perderle, vogliamo poter dare un futuro alle nostre amiche, vogliamo continuare a rendere possibile - proseguono - la speranza che li ha portati ad allontanarsi da casa per trovarne una nuova qui a Pegli, qui tra noi".
La raccolta ha avuto 325 donazioni. È raggiungibile al link https://www.gofundme.com/f/ridoniamo-una-speranza-a-lina-e-fadoua
IL COMMENTO
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