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La seduta odierna del Senato Accademico è stata sospesa da alcuni studenti che hanno manifestato contro gli accordi tra Unige e alcune università israeliane,
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di R.O.

GENOVA - "Di fronte allo scenario internazionale attuale, l’Università di Genova non intende rinunciare al suo ruolo di ponte culturale e di attivatore di azioni diplomatiche mirate alla distensione e alla ricerca della pace": è questa la risposta che il rettore dell'Università di Genova Federico Delfino, interpellato da Primocanale, dà agli studenti che in occasione della seduta del Senato Accademico hanno manifestato per chiedere lo stop alla partecipazione dell'ateneo al bando del ministero degli Esteri e agli accordi con le università israeliane e le aziende della filiera bellica come Leonardo.

Il momento di maggiore tensione si è registrato poco prima dell'inizio della riunione quando alcuni autonomi si sono presentati nell'aula dove si svolgeva la riunione iniziando a insultare pesantemente il Rettore che è stato persino spintonato.

"Credo fermamente nel valore del dialogo a livello internazionale - ha spiegato il rettore -. Oggi, ancora una volta, i manifestanti che, con un’azione violenta, hanno deciso di interrompere la seduta del Senato Accademico, hanno rinunciato a cogliere l’opportunità di un confronto aperto e costruttivo. Atteggiamenti aggressivi, atti di vandalismo e intimidazioni non si conciliano con gli ideali di pace e di democrazia che l’Università di Genova sostiene da sempre con convinzione".

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