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Immediata la solidarietà del Ministro Bernini e delle istituzioni
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di a.p.

GENOVA - Accesa protesta degli studenti universitari all'interno del rettorato dell'ateneo di Genova. Alcuni collettivi di studenti, come Cambiare Rotta e altri gruppi autonomi, hanno manifestato in occasione del senato accademico per chiedere lo stop alla partecipazione dell'Università al bando del ministero degli Esteri e agli accordi con le università israeliane e le aziende della filiera bellica.

Dopo aver tappezzato di striscioni l'atrio del rettorato hanno deciso di posizionarsi fuori dall'aula dove si tiene la riunione del Senato urlando slogan come 'Fuori la Nato dall'Università' al suono di tamburi.

Il momento di maggiore tensione si è registrato poco prima dell'inizio della riunione quando alcuni autonomi si sono presentati nell'ufficio del rettore Federico Delfino e, dopo avergli presentato i motivi della loro protesta, non avendo ottenute le risposte attese, hanno iniziato a rivolgergli insulti tra cui 'mostro, genocida, assassino' per poi arrivare persino agli spintoni. 

Subito dopo è arrivata la solidarietà da parte del mondo politico. Messaggio di sostegno è arrivato dal ministro dell'Università Anna Maria Bernini: "Totale sostegno ai rettori Polimeni e Delfino. L'occupazione del rettorato de La Sapienza e l'aggressione al rettore dell'università di Genova sono azioni squalificanti che vanno ben oltre la libera manifestazione del pensiero o la protesta pacifica. Le Università non sono zone franche dove si possono mettere in atto intimidazioni o compiere reati. La violenza che alcuni collettivi stanno imponendo all'intera comunità accademica è intollerabile e vede come principali vittime proprio gli studenti. Condanno fermamente quanto sta accadendo e ringrazio le forze dell'ordine per il loro sostegno" conclude Bernini.

"A nome della Giunta e di tutta la Regione desidero esprimere la mia solidarietà al Rettore dell’Università di Genova Federico Delfino, che è stato fatto oggetto di insulti e attacchi inqualificabili nel corso della protesta di questa mattina in via Balbi. Si tratta di parole inqualificabili e inaccettabili, cariche di violenza: la protesta non deve mai degenerare negli insulti e nelle aggressioni verbali". Così il presidente della Regione Liguria Giovanni Toti che aggiunge: "Mantenere le relazioni culturali con Israele costituisce uno strumento fondamentale per traguardare la pace, che dev'essere l'obiettivo comune da perseguire".

Il viceministro alle Infrastrutture e trasporti Edoardo Rixi ha commentato: "Solidarietà al rettore dell'Università di Genova, professor Federico Delfino, in seguito alle minacce e agli insulti ricevuti. Riteniamo inaccettabile qualsiasi forma di intimidazione e di violenza verbale o fisica, un atto grave che colpisce l'intera comunità. Le università sono luoghi di confronto aperto e democratico, dove le diverse idee e opinioni devono essere liberamente espresse e discusse. Le ingiurie e le intimidazioni non possono trovare spazio in tali contesti, i violenti devono essere allontanati dalle aule. Invitiamo tutte le persone di buona volontà a condannare questo atto vile e a stringersi attorno all'Università di Genova". 

Il deputato di Noi Moderati Ilaria Cavo:"Piena solidarietà al rettore. Il dissenso per l'interscambio con Israele che noi riteniamo legittimo e di valore, non può sfociare in aggressività e violenza verbale"

"Solidarietà al rettore dell'Università di Genova Federico Delfino per gli insulti subiti. Le pesanti contestazioni al Senato accademico non sono tollerabili - commenta la senatrice di Italia Viva Raffaella Paita, coordinatrice nazionale del partito -. Ancora una volta gli scalmanati avanzano pretese contrarie allo spirito dell'università e della ricerca, cioè di interrompere gli accordi di collaborazione con Israele. Da sempre, invece, gli scambi culturali sono strumenti di pace. Un atteggiamento che rivela quell'antisemitismo strisciante che si sta pericolosamente insinuando nei nostri atenei" conclude Paita.

La federazione delle associazioni Italia Israele e in particolare l'associazione Italia Israele di Genova esprimono "piena solidarietà a Federico Delfino, rettore di UniGe che è stato oggetto di una vergognosa contestazione e di insulti da parte di studenti appartenenti a gruppi autonomi e di 'Cambiare Rotta' tanto da dover essere accompagnato negli uffici del Senato Accademico dagli uomini della Digos. La ridicola richiesta di questi studenti era quella di sospendere ogni collaborazione fra l'Università di Genova e quelle dello Stato di Israele, unica democrazia del Medio Oriente" si legge in una nota.

E ancora: "Le Università israeliane producono innovazioni di rilevanza mondiale e ricevono ogni anno miliardi di dollari di investimenti anche, per buona pace degli studenti propal, da alcuni Stati Arabi del Golfo e sono un esempio di partecipazione democratica in Israele fra studenti ebrei, arabi e cristiani. Il bando Maeci per progetti congiunti di ricerca si basa sull'accordo di cooperazione scientifica e tecnologica siglato da Italia e Israele e, considerato lo stato della ricerca in Israele, porta più vantaggi alle Università italiane che a quelle israeliane" con la nota che si chiude con un attacco ai palestinesi che sostengono Hamas.