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L'obiettivo è creare degli spazi dedicati e gratuiti in ogni municipio. Al momento in città sono presenti due aule studio gratuite aperte la sera e il sabato
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di Andrea Popolano

GENOVA - In consiglio comunale a Genova è passata la mozione presentata dalla Filippo Bruzzone della Lista Rossoverde che impegna il Comune di Genova a cercare nuove aule studio da tenere aperte anche la sera. Un ordine del giorno presentato da Lorenzo Pellerano della Lista Toti, ha ampliato la misura anche ai parchi e ai luoghi all'aperto in vista della bella stagione. 

Al momento infatti a Genova sono presenti due aule studio gratuite aperte la sera e il sabato a tutti gli studenti universitari, entrambe di Unige. Si tratta dell’aula studio della Biblioteca di Giurisprudenza e l’Aula studio A al Polo Biomedico.

"Oggi larga parte della comunità studentesca genovese, in particolare nella fascia della scuola secondaria di secondo grado e universitaria, non ha la possibilità di avere in casa un luogo idoneo allo studio e alla ricerca" spiega Bruzzone. Oltre alle aule studio notturne c'è anche la proposta di creare spazi dedicate agli studenti anche all'aperto.  

"Chiediamo vengano individuati degli spazi studio anche nelle aree verdi come parchi e giardini mettendo a disposizione tavoli con sedute e la possibilità per gli studenti di caricare i computer portatili. Penso ad esempio a spazi come Villa Rossi, i Parchi di Nervi, Villetta Dinegro e altri, tutti luoghi che in questa stagione dell'anno si prestano allo studio" spiega Pellerano.

La mozione impegna la giunta e il sindaco "ad attivarsi con gli enti e gli uffici preposti al fine di porre in essere una rete di aule studio sul territorio comunale genovese ad accesso libero e gratuito con dotazione, in termini di connessione e mobili, idonea alla finalità di studio e di ricerca, con particolare attenzione alle aperture serali e nel fine settimana" e "ad attivarsi con gli enti e gli uffici preposti con la finalità di avere almeno un’aula studio per municipio, a partite da quei Municipi che sono sprovvisti delle aule messe a disposizione da Unige e in quei Municipi che hanno una sola biblioteca comunale afferente allo SBU del Comune di Genova".

 

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