GENOVA - "Dobbiamo portare il porto di Genova nel mondo, far arrivare 8-9 milioni di container come succede nel nord Europa". Questo il commento di Aldo Spinelli, presidente del Gruppo Spinelli, sull'opportunità rappresentata dal Pnrr, di cui si è parlato per la visita del Presidente del Consiglio Mario Draghi a Genova. "Credo che sia un onore aver avuto il presidente del consiglio - prosegue Spinelli - e dobbiamo dare i meriti a chi è riuscito a portarlo a Genova: il presidente Toti, il sindaco Bucci e il presidente dell'Autorità di Sistema Portuale Signorini. Quest'ultimo è riuscito a portare a termine quella grande opera che è la diga foranea, senza la quale le altre opere sarebbero state soldi buttati".

Il porto di Genova è uno dei punti nevralgici per il commercio, non solo per la Liguria: "Dal porto di Genova si alimenta la ferrovia - prosegue Spinelli - da qui parte la merce per tutt'Italia ed il mondo. La diga foranea è il cuore, Signorini, Toti e Bucci hanno fatto una cosa straordinaria. Possiamo fare di Genova il primo porto d'Europa".
Oltre alla diga foranea secondo Spinelli servono un piano ferroviario e il terzo valico, il cui cantiere è stato visitato dal presidente Draghi. Il nodo dei trasporti presenta però altre criticità: "Questi progetti - spiega - ci collegano in tutto il nord Italia e nel mondo. Resta il problema delle autostrade, che sono un disastro, ma credo che ci siamo dimenticati di una cosa importante: la gronda. Se non facciamo la gronda le autostrade saranno sempre così".
IL COMMENTO
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