GENOVA - Oltre a Genova, anche Roma e Milano: tre grandi città per raccontare l’impegno profuso in Africa da associazioni, imprese, Chiesa Cattolica e Università, anche attraverso il Ministero degli Esteri e le ambasciate italiane, al fine di promuovere lo sviluppo economico e sociale del continente africano.
È stato presentato oggi a Palazzo Tursi il 14° Convegno SPeRA (Solidarietà, Progetti e Risorse per l’Africa), organizzato dall’omonimo Consorzio operante nel campo della cooperazione internazionale.
Anche quest’anno “Italia&Africa” è il titolo del Convegno, articolato in 5 sessioni da giovedì 23 a sabato 25 maggio accomunate dal fil rouge “sinergie e opportunità”.
I lavori congressuali “genovesi” si terranno nell’Auditorium di Confindustria Genova, in via San Vincenzo 2; organizzati in 5 sessioni, si svolgeranno contemporaneamente nelle diverse sale collegate e ogni sala potrà collegarsi a sua volta con sedi italiane e africane, per coinvolgere quanti più player possibili del mondo del volontariato legato all’Africa.
Inoltre, tra una sessione e l’altra sarà aperta una “vetrina online” che darà spazio ai video di presentazione delle associazioni che vorranno partecipare.
"Questo Convegno rappresenta l’opportunità per riunire le più importanti realtà italiane operanti nel continente africano – spiega il presidente di Medici in Africa, del consorzio SPeRA e professore emerito dell’Università di Genova Edoardo Berti Riboli – creando le basi di una maggiore collaborazione che allo stato attuale non risulta sufficiente e che può migliorare dando risultati maggiori".
Si partirà giovedì 23 maggio con la sessione dedicata al “Volontariato italiano in Africa”, seguita da “La Chiesa Cattolica in Africa”. Venerdì 24 maggio “Le Università italiane in Africa” e “Le imprese italiane in Africa”, quindi sabato 25 maggio chiusura con l’evento “Ministero degli affari esteri e della cooperazione internazionale, organizzazioni internazionali e ambasciate italiane in Africa”.
Come ogni anno, l’obiettivo degli organizzatori è di sottolineare quanto la sinergia tra queste realtà e l’integrazione con la popolazione locale siano essenziali per la messa a terra di progetti di interesse economico, sociale e culturale, capaci di innescare pratiche virtuose in termini di sviluppo e progresso materiale e sociale del territorio africano.
In continua crescita i numeri della presenza italiana in Africa: oltre 700 associazioni no-profit, 42 Università che realizzano progetti, 8.000 ecclesiastici attivi nelle Diocesi missionarie, nelle scuole e in oltre 140 ospedali, 1.500 imprese di ogni dimensione.
Realtà che purtroppo, ancora troppo spesso, lavorano separatamente: di qui la necessità, sostenuta dal Consorzio SPeRA, di collaborare per creare progetti congiunti e opportunità di sviluppo, lavorando e vivendo a stretto contatto con la popolazione.
Quest’anno il Convegno si conclude il 25 maggio, “Giornata dell’Africa”: infatti, proprio quel giorno ricorre l’anniversario della nascita dell’Organizzazione dell’Unità Africana, fondata ad Addis Abeba nel 1963 e, dal 2002, denominata Unione Africana.
IL COMMENTO
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