GENOVA-Aveva 54 anni l'operaio morto a inizio settembre dopo essere caduto dai ponteggi su cui stava lavorando in via Cecchi. La task force nata dopo la morte di Davide D'aprile porta ai primi dati che fotografano una situazione preoccupante: a Genova e provincia il 10% dei cantieri edili presenta "irregolarità gravi".
Il bilancio di quattro mesi di lavoro di carabinieri e polizia locale, al fianco della Asl genovese, ha portato al controllo di 239 cantieri da parte dei militari, che si sono occupati dei cantieri dei piccoli comuni, per un totale di 20 segnalazioni alla Asl di competenza per infrazioni gravi.
Genova, muore operaio caduto da un ponteggio in via Cecchi-LA TRAGEDIA
Dopo una prima fase di formazione di militari e agenti per potere controllare i cantieri e riscontrare le macro irregolarità, sono partiti i controlli. Il lavoro della polizia locale è stato invece nelle città: circa 100 i cantieri controllati e una decina quelli con irregolarità gravi.
Dopo le segnalazioni la Asl ha comminato le prescrizioni per la messa in regola. "Grazie a questi controlli - ha sottolineato il procuratore Pinto, a capo della task force - si è intervenuti in tempo, prevenendo infortuni gravi o mortali. La Asl, da sola, non sarebbe riuscita a verificare la regolarità delle decine di cantieri partiti dopo il super bonus".
"Così non si può andare avanti" aveva detto Andrea Tafaria, segretario generale Filca Cisl Liguria a poche ore dalla morta dell'operaio. Oggi, definisce la task force un passo avanti ma non ancora abbastanza: "Il tavolo tecnico permanente istituito nei mesi scorsi dalla Prefettura sulla sicurezza sul lavoro è stato un passo in avanti per spingere su formazione e informazione ma non può bastare. Servono risorse a livello nazionale per nuove assunzioni con più ispettori del lavoro che possano andare a controllare il rispetto delle regole nei cantieri edili. Ed è fondamentale la patente a punti che ormai da tempo Cisl e Filca chiedono in tutta Italia: così potranno essere scoperte e sanzionate in modo pesante quelle imprese che non tutelano davvero la sicurezza dei lavoratori."
"Nel nuovo contratto provinciale sottoscritto poi con ANCE Genova è previsto anche il badge per i lavoratori: così si potrà capire in tempo reale formazione e tipologia del contratto per contrastare il dumping contrattuale che è un altro fenomeno che mette a rischio la sicurezza dei nostri edili - conclude Tafaria -: anche la tecnologica ci può aiutare per dare risposte concrete ai lavoratori, la loro sicurezza deve essere una priorità".
IL COMMENTO
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