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Al centro della mobilitazione le politiche nazionali legate agli insegnanti di sostegno. I genitori chiedono che il corso Tfa (tirocinio formativo attivo per l'insegnamento di sostegno") diventi gratuito
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GENOVA - Insegnanti di sostegno e i genitori di bambini e ragazzi con disabilità sono scesi in piazza a Genova per manifestare contro la situazione di precariato e assenza di continuità della docenza destinata agli studenti con disabilità. Una manifestazione che ha visto la partecipazione di circa 50 persone che hanno fatto sentire la propria voce davanti al Provveditorato di via Assarotti bloccando a intermittenza per un paio di minuti la viabilità.

"Se ci tagliano il futuro noi blocchiamo la città" è stato lo slogan che ha accompagnato la manifestazione organizzata dal "Collettivo docenti di sostegno" e del "Comitato genitori Genova inclusiva". In piazza docenti e famiglie per chiedere una stabilizzazione al momento non garantita. Ma le proteste si sono incentrare anche per quanto riguarda le procedure pe ottenere l'abilitazione, esiste infatti un sistema online che per i genitori non permette una corretta formazione oltre al fatto che ha dei corsi molto alti, si parla di circa 3mila euro. La richiesta è che il corso Tfa (tirocinio formativo attivo per l'insegnamento di sostegno") diventi gratuito. Molti insegnanti infatti rinunciano al corso visto la spesa. 

La protesta - hanno spiegato gli organizzatori- è pronta ad estendersi anche a livello nazionale "verremo a Roma" ha detto Paolo Macrì del comitato famiglie senza cure e padre di un bambino con disabilità. Il prossimo 6 settembre è infatti in programma una manifestazione a Roma. In piazza anche Mattia Crucioli di Uniti per la Costituzione e Nicola Morra candidato alle prossime elezioni regionali in Liguria, oltre a Gianni Pastorino di Linea Condivisa. 

"Noi bambini disabili abbiamo diritto a insegnanti formati come i bambini normodotati, basta istruzione precaria" si legge in uno dei cartelli tenuto in mano da un bambino. "La situazione è molto grave, il ministero ha pensato di contenere i costi facendo fare agli insegnanti di sostegno una vita da precari, facendo fare dei corsi online di formazione costosi e riconoscendo dei titoli esteri che sono quantomeno dubbi, deve finire. L'articolo 30 e 34 della Costituzione per le persone con disabilità non è assolutamente garantito" spiega Macrì. 

"Sono stati assunti solo 38 docenti nelle scuole superiori della Liguria contro 500 che saranno di nuovo inseriti in modo precario - spiega Marcella Cecchi, docente di sostegno -. Non c'è mancanza di insegnanti di sostegno, in Italia le graduatorie sono sature ma resta sempre il precariato. Come docenti abbiamo bisogno di stabilire un rapporto continuativo con i ragazzi per poter fare al meglio il nostro lavoro e questo vale ancora di più quando si parla di bambini e ragazzi con disabilità".

In Liguria per quanto riguarda i posti di ruolo in Liguria vengono assegnati tramite contratti a tempo determinato attraverso la 'mini call veloce'. Si parla in tutto di parla di 132 posti. Per quanto riguarda gli insegnanti di sostegno nella scuola dell'infanzia si tratta di 5 posti: uno a Genova, tre a Imperia e uno alla spezia. Per quanto riguarda i ruoli di sostegno nella scuola primaria si sale a 110: 71 a Genova, 19 a Imperia, 6 alla Spezia e 14 a Savona. Per quanto riguarda i ruoli di docenti di sostegno nella scuola secondaria di primo grado si parla di 17 posti: 13 a Imperia, uno alla Spezia e 3 a Savona. 

"Abbiamo ottenuto ascolto dal provveditorato e la promessa che chiameranno il ministero ma confermiamo, comunque, che andremo alla manifestazione di protesta a Roma il 6 settembre" conferma Macrì al termine dell'incontro che si è svolto nell'ufficio scolastico regionale di Genova con i rappresentanti dei docenti di sostegno.