Attualità

3 minuti e 47 secondi di lettura
di Maurizio Rossi

Io non credo nella Gronda, l’ho sempre detto e ribadito anche al Sindaco Bucci, che peraltro non ha competenze sull’opera. Non ho mai detto che non sarebbe utile, dico invece che questo progetto non è fattibile e volevo capire cosa ne pensano i cittadini liguri e genovesi.

La domanda pertanto che ho chiesto di fare a Tecnè sulla Gronda è per capire la percezione che esiste dopo decenni di “musse” che ci sono state raccontate. Sono testimone in commissione trasporti del Senato, quando peraltro feci una interrogazione (Atto n. 4-05731 Legislatura 17 Atto di Sindacato Ispettivo n° 4-05731) pubblicato il 28 aprile 2016, nella seduta n. 618 (CLICCA QUI PER LEGGERLA) che parlava del sistema autostradale ligure, della sicurezza del ponte Morandi e della messa a norme di sicurezza europea.

Nell’interrogazione chiedevo al ministro dei Trasporti se corrispondesse al vero che Autostrade (quella dei Benetton, con Ad Castellucci) chiedessero 7 anni di proroga della concessione su tutto il territorio nazionale per costruire la Gronda di Genova, per la quale peraltro erano già stati presi un mare di soldi dai pedaggi, forse poi dirottati su altre opere.

In Europa, con un “bel coraggio”, ci andò l’allora Ministro Pd Del Rio a chiedere una mega proroga della concessione a favore dei Benetton e la commissaria Verstaggen chiarì che “non se ne parlava nemmeno e al massimo poteva consentire 2/3 anni come già era avvenuto in Francia, ma poi si doveva andare a gara europea”.

Il dato che esce dal sondaggio Tecnè, che fotografa il pensiero dei cittadini ( che i politici di centro, destra e sinistra sarebbe bene leggessero e facessero profonde riflessioni), è molto chiaro e lo possiamo leggere sia nel dato che fotografa tutti i liguri che quello solo tra i genovesi. Il dato non cambia:

- 47% dei genovesi e 46% dei liguri ritiene che la Gronda "NON SARÀ MAI FINITA E SARÀ UNO SPERPERO DI DENARO PUBBLICO".
- ⁠il 22% sia dei liguri che dei genovesi pensano “si completerà’ entro 10 anni”.
- ⁠il 19% dei liguri e il 20% dei genovesi ritiene “che si finirà’ ma entro 20 anni”.
- ⁠il 13% dei liguri e l’11% dei genovesi non ha un’idea e non si esprime. Una percentuale bassa quindi che dimostra che l’opera è molto ben conosciuta e che i cittadini hanno una idea precisa dello stato dell’opera.

Ma se andiamo a vedere le altre schede che ci ha fornito Tecné ci rendiamo conto come l’opera sia ritenuta importante per i cittadini che “vorrebbero chiarezza” con ben il 76% dei liguri e il 77% dei genovesi.

Nel contempo i cittadini non ritengono che ci sia una posizione politica/partitica che favorisca o meno l’opera: solo 3 punti in più dei liguri e 4 punti percentuali dei genovesi, ritengono che l’opera verrebbe realizzata più facilmente se vincesse il centrodestra rispetto al centrosinistra ma parliamo di 21% a 18% e 20% a 16% come ben si vede sulla scheda.

Ma il 41% dei liguri e il 45% dei genovesi ritengono invece in modo inequivocabile che la Gronda “NON SARÀ REALIZZATA NÉ SE VINCESSE IL CENTROSINISTRA NÉ SE VINCESSE IL CENTRODESTRA”.

Penso sia chiaro quindi che i cittadini ritengano molto importante la Gronda, creare una via alternativa a quelle attuali per togliere Genova dall’isolamento e da un traffico inaccettabile. Il fatto grave, che si sposa con la mia tesi, è che non credono più che un'opera come la Gronda si riesca a fare e ritengano tutta la politica di centrodestra e centrosinistra colpevole di aver illuso sempre tutti. Alla fine, i cittadini ritengono che difficilmente l'opera sarà realizzata e ritengono che sarà un enorme sperpero di denaro pubblico.
 
La politica ha il dovere di analizzare ogni altra soluzione e di garantire da subito soluzioni che diminuiscano il traffico autostradale allo stato attuale delle cose in attesa, che sarà decennale o ventennale e che vengano realizzate nuove opere.
Ma l’emergenza è oggi cari politici! Prendetene atto e trovate soluzioni subito! Aree Buffer prima di entrare in Liguria, bloccate l’eccesso di Tir che entrano sulle nostre autostrade, ne escono 100 ne entrano 100.
 
Il porto e il teorico aumento di contenitori rischia solo di aggravare all’ennesima potenza il traffico sulla nostra rete, del tutto un'adeguata. Siamo in campagna elettorale, servono proposte, soluzioni reali e immediate. E pensate alle soluzioni a lungo termine, che si parli di Gronda, Carcare-Predosa o raddrizzamento della A7, ma siate concreti: non sparate parole magiche per illudere i cittadini in campagna elettorale.
 
La Gronda non risolve i problemi né oggi né domani, se mai verrà fatta forse sarà pronta fra 20 anni. Tempi inaccettabili per cittadini, turismo, porto e territorio. 
 
*Membro commissione trasporti del Senato dal 2013 al 2018