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Dopo il sopralluogo da parte dei tecnici comunali, si è proceduto all’immediata rimozione del materiale precipitato sulla strada e oggi dovrebbe esserci l'intervento che porterà alla riapertura della carreggiata
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di Eva Perasso

GENOVA - Iniziano questa mattina (pioggia permettendo) i lavori di messa in sicurezza del tratto di via Acquasanta, sulle alture di Voltri, colpito da una frana dopo una delle prime ondate di maltempo che si sono abbattute sulla Liguria. Dopo il sopralluogo da parte dei tecnici comunali, si è proceduto all’immediata rimozione del materiale precipitato sulla strada e oggi dovrebbe esserci l'intervento che porterà alla riapertura della carreggiata. Aggiornamento: alle 16.30 via Acquasanta è stata riaperta al transito veicolare e pedonale.

 

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"Il problema non è tanto lo smottamento in sé ma, come succede spesso, è la parte che non si vede" ha spiegato a Primocanale il sindaco di Mele, Mirco Ferrando. "Quando cadono dei massi c'è il rischio che ci siano altre situazioni più pericolose appese sulla scarpata e che quindi possano provocare danni più gravi nei giorni successivi. Per questo i vigili del fuoco hanno ritenuto che la strada andasse chiusa anche se guardandola sembrava che fosse tutto normale, ma non è così".

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"Sicuramente i residenti di Acquasanta, che sono praticamente tutti melesi, perché la parte più abitata della frazione è del comune di Mele, hanno vissuto dei disagi notevoli, come spesso succede purtroppo su quella strada - continua il sindaco -. E qui bisogna che poi, insieme al comune di Genova, si decida una volta per tutte di intervenire in modo strutturale altrimenti nei prossimi anni, in vista della situazione meteorologica che ormai viviamo ogni stagione, sarà sempre un problema come quello di oggi".

Intanto, spiega il sindaco, "dopo esserci confrontati ieri in giornata con i tecnici del comune di Genova, abbiamo poi alla fine individuato una possibile soluzione che accelera un po' l'intervento - conclude -. Un dettaglio importante perché ci sono circa 700 persone semi isolate, costrette a fare una strada non facile, che è quella delle Giutte, per questo bisogna assolutamente accelerare".