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I dati in un convegno sulla patente a punti, che a detta del sindacato "porterà meno sicurezza": in 11 mesi nel 2024 ventiquattro decessi in regione di cui sette a Genova
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di Michele Varì

I morti sul lavoro che continuano ad aumentare a Genova e in Liguria e la discussa patente a crediti voluta dal governo che alla lunga porterà meno sicurezza sui posti del lavoro. Sono le denunce emerse oggi dal convegno organizzato dalla Camera del Lavoro in occasione dei 25 anni di attività dello Sportello Cgil Sicurezza sul lavoro e a cui ha preso parte anche Francesca Re David, segretaria Nazionale della Cgil.

Il dati su salute e sicurezza

I dati su salute e sicurezza a Genova sono stati illustrati dal responsabile dell’Ufficio Economico Marco De Silva il quale, dai dati Inail pubblicati la settimana scorsa, ha rilevato come tra gennaio e novembre 2024 in Liguria vi siano stati 24 infortuni mortali sul lavoro (quattro in più rispetto allo stesso periodo dello scorso anno e 8 su 24 avevano più di 60 anni) di cui 7 a Genova (uno in più rispetto al 2023).

Rispetto alle denunce di infortunio riferite al mese di novembre 2024, sono solo 4 in meno quelle registrate rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente (1.414 contro 1.419). In netto aumento (+38 %) rispetto all’anno precedente le denunce per malattie professionali (1.818 contro le 1.317) “Si tratta dell’aumento in percentuale più elevato sia tra tutte le regioni del Nord-Ovest, sia della media nazionale – sottolinea De Silva - l’aumento delle malattie professionali denunciate in valore assoluto in Liguria è superiore anche a quello della Lombardia (501 vs 434”).  

Patente a crediti

Netto il giudizio negativo del sindacato sulla patente a crediti in materia di salute e sicurezza sul lavoro introdotta dal governo nell’ottobre scorso: lo strumento, riferiscono i vertici della Cgil, per ora rivolto alle sole imprese edili, era stato chiesto dal sindacato per migliorare le condizioni legate a salute e sicurezza sul lavoro, ma i vari interventi del Governo ne hanno drasticamente ridotto l’efficacia.

“La nuova patente introdotta dal Governo è l’esatto opposto di quello che auspicavamo come Cgil – afferma Igor Magni, segretario generale della Camera del Lavoro – prima di sospendere l’attività di una azienda dove si sono verificati infortuni sul lavoro anche mortali, si devono aspettare tre gradi di giudizio. Questo lasso di tempo difficilmente quantificabile, aggiunto alla mancanza di ispettori sul lavoro, nonostante  vi siano state recenti assunzioni, di fatto peggiora l’efficacia delle norme sulla sicurezza creando un'area distinta rispetto agli altri settori dove rimane applicata la precedente normativa. Se a questo si aggiunge che con la nuova normativa un'azienda viene avvisata prima dell’arrivo del controllo, il gioco è fatto”.  

Sportello sicurezza Cgil

Le novità introdotte con la patente a crediti sono state evidenziate da Aris Capra, responsabile dello Sportello sicurezza Cgil Genova che ha anche illustrato i 25 anni di attività dello Sportello: “Nel corso degli anni la Cgil ha costruito una rete che conta ormai oltre 600 tra delegate e delegati alla sicurezza sui luoghi di lavoro. Dal 2011 ad oggi abbiamo fornito consulenze e organizzato corsi di formazione mettendo a disposizione una banca dati online attraverso la quale si possono facilmente reperire modulistiche e normative in costante aggiornamento”.

Sulla patente a crediti Capra ha detto: “Le maglie della patente a crediti sono talmente larghe che sanzionare una azienda per una violazione in materia di sicurezza sul lavoro è davvero difficile – dichiara Capra – ad esempio è molto meno pericoloso di prima, per un imprenditore scorretto, non procedere alla elaborazione del DVR (documento di valutazione dei rischi) o del POS (Piano Operativo di Sicurezza), oppure non nominare il RSPP (Responsabile del Servizio Prevenzione e Protezione) o dimenticare di elaborare il Piano di Evacuazione e Emergenza”.