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Non sono mancate le critiche ma un bar senza alcol si può fare. Vino, amari, liquori ma anche Martini, Gin e in arrivo la birra: tutto rigorosamente alcol free. È quello che si può trovare dietro al bancone del Paradise Café di Lavagna, il bar che la proprietaria, Irene Pinasco, a gennaio ha trasformato in un temperance bar. Dopo i due locali sulla stessa linea aperti a Torino anche Irene, mentre lavorava nel suo locale (a quel punto ancora 'classico') ha studiato per trovare il piglio giusto a quella che è una nuova realtà dove generazioni come Gen Z e Millenials sembrano sempre più sensibili al mondo alcolico. E mettiamoci anche il nuovo codice della strada che ha fatto calare le vendite di alcolici in tutto il paese.
"Un'alternativa moderna e consapevole"
"Ho scelto di trasformare il mio locale per offrire un'alternativa moderna e consapevole, con un'ampia selezione di cocktail analcolici e vini dealcolati di alta qualità. In Italia e in Europa la cultura del bere sta cambiando e il Paradise Cafè è un esempio concreto di questa rivoluzione" racconta Irene a Primocanale. "Il mio progetto ha suscitato grande curiosità, ma anche reazioni forti da parte di chi fatica ad accettare lidea di socializzare senza alcol. Questo dimostra quanto il tema sia attuale e meritevole di approfondimento".
Dealcolizzato è diverso da analcolico: che cos'è
Il vino dealcolato è un tipo di vino privato della componente alcolica. È un'alternativa sempre più apprezzata per chi non vuole rinunciare al gusto del vino senza gli eventuali effetti collaterali associati all'alcol. Nonostante susciti ancora qualche perplessità nei contesti enogastronomici tradizionali del nostro Paese, infatti, è perfetto per astemi, sportivi e per chi, per motivi religiosi o di salute, deve o preferisce limitare il consumo di alcol. Ci sono tre tipi diversi di processi: nel primo il vino viene sottoposto a una depressione, in modo da far evaporare l'alcol. Questo è il metodo meno costoso, tuttavia, comporta il rischio di perdere molte delle caratteristiche aromatiche distintive del vino. Nel secondo il vino passa attraverso membrane a pressioni molto elevate per separare l'etanolo (con l'acqua e altre molecole) dal vino. Le sostanze aromatiche vengono successivamente reintegrate al vino dealcolato in un secondo momento, calibrando zuccheri e acidità per mantenere l’equilibrio e il profilo aromatico desiderato. L’acqua senza alcol viene riunita con la frazione aromatica per mantenere gusto e struttura. Nel terzo l'acqua senza alcol viene riunita con la frazione aromatica per mantenere gusto e struttura.
Ma come è stata accolta la notizia dai clienti?
"Molti non hanno capito, effettivamente ci vuole coraggio" spiega Pinasco. "Diversi clienti mi hanno chiesto come si fa senz'alcol... la risposta è semplice: voglio che il mio locale sia diverso dagli altri, voglio che sia un posto per famiglie, un posto dove chi non può bere per qualsiasi motivo possa sentirsi a suo agio e al contempo voglio che passi l'idea che non è necessario ubriacarsi per divertirsi".
IL COMMENTO
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