Attualità

2 minuti e 12 secondi di lettura
di Aurora Bottino

Illuminazione, giardini, tessuto sociale: sono solo alcuni dei punti su cui si basa il modello di sicurezza lanciato dall'associazione Controvento all'incontro "Sicurezza urbana" a Sestri Ponente. Nell'ex Manifattura tabacchi si sono raccolti cittadini, associazioni ed esponenti politici per parlare di quello che è un problema sempre più caldo nel quartiere del ponente genovese.

"Un territorio in trasformazione" quello di Sestri, come viene definito dal presidente dell'associazione Giovanni Lunardon che spiega: "Dopo Sampierdarena, Cornigliano e Certosa, quartieri dove i problemi di sicurezza urbana vengono denunciati da anni, a Sestri Ponente il territorio discute delle continue rapine, furti, del degrado che da qualche tempo sembra aver raggiunto anche questo quartiere". E infatti nell'auditorium rimbalzano i racconti, le idee, con l'intervento del presidente del Comitato Sestri e dintorni, Nicolas Oppedisano, che ha raccontato le sensazioni del quartiere.

"Ribaltamento a mare? Una grande opportunità ma anche problema da gestire"

"Il ribaltamento a mare è sicuramente l'elemento più macroscopico, è una grande opportunità economica ma è anche un problema da gestire che fino adesso non è stato affrontato nelle sue ricadute". Poi c'è il tema delle maestranze che lavorano in subappalto nel cantiere, "che non sono mai state integrate realmente nel tessuto sociale, c'è l'impoverimento del tessuto commerciale di cui la chiusura di Giglio Bagnara è bandiera". Il modello di sicurezza utilizzato fino ad ora, quindi, "non ha funzionato. Ne serve uno nuovo: c'è bisogno di un modello di sicurezza che sappia mettere insieme il controllo del territorio, la prevenzione, l'intelligence, ma anche l'inclusione sociale, le politiche urbanistiche, la rivitalizzazione del tessuto commerciale".

"Giardini, ordine, cultura e servizi sociali: ecco la ricetta per la sicurezza"

"Se ci sono più giardini, c'è più sicurezza, se la città è più ordinata c'è più sicurezza, se si scommette sulla cultura c'è più sicurezza, se i servizi sociali sono all'altezza delle nuove sfide c'è più sicurezza, se invece manca tutto questo non può esserci" conclude Lunardon. Anche il segretario regionale del Sindacato Appartenenti Polizia, Roberto Traverso, pensa si possa fare di più: "Bisogna mettere insieme le risorse senza andare in conflitto, perché le risorse devono essere coordinate e non sovrapposizionate, ma nel suo tempo valorizzare tutti. E credo che questo sia un inizio di un percorso, mi auguro, costruttivo".

Durante gli interventi i cittadini hanno richiesto più polizia sul territorio: "Ed è vero, ne serve di più. E questo non avviene perché manca il coordinamento, perché le poche risorse che ci sono vengono utilizzate in modo non coordinato - conclude Traverso -. Quindi serve un coordinamento con cui si possa fare meglio".

Iscriviti ai canali di Primocanale su WhatsAppFacebook e Telegram. Resta aggiornato sulle notizie da Genova e dalla Liguria anche sul profilo Instagram e sulla pagina Facebook