
Anche Genova ha reso l'ultimo saluto a Papa Francesco, venuto "dalla fine del mondo" come amava definirsi lui stesso, e salutato proprio dagli ultimi (oltre che dai primi della classe, presenti infatti tutti i capi di Stato e rappresentanti delle case reali ndr). Nella cattedrale di San Lorenzo a Genova sono stati trasmessi i funerali di Bergoglio attraverso un maxischermo appositamente predisposto per la santa messa esequiale. A Roma sono state invece 400 mila le persone che hanno dato il loro addio a Bergoglio, 250 mila fedeli in piazza San Pietro, 150 mila invece lungo il corteo funebre nel centro della capitale fino a Santa Maria Maggiore.
Le parole di mons. Doldi dalla cattedrale San Lorenzo
"In comunione con tutta la Chiesa abbiamo vissuto insieme questo momento così particolare - ha spiegato mons. Marco Doldi, vicario generale dell'Arcidiocesi di Genova -. La preghiera di questi giorni non si esaurisce oggi, ma continua con intensità e commozione. Continuiamo a chiedere la vicinanza di Papa Francesco alla Chiesa e al mondo".
Il messaggio dell'arcivescovo di Genova Marco Tasca
A prendere parte ai funerali di Papa Francesco a Roma anche mons. Marco Tasca, arcivescovo di Genova, che ha voluto condividere con i fedeli la sua riflessione.
Il messaggio di mons. Tasca:
"Oggi in Piazza San Pietro abbiamo dato l'ultimo saluto a Papa Francesco, un pontefice che ha saputo parlare a tutti, e lo dimostra non solo la grande partecipazione alle sue esequie ma anche la presenza di tanti che nei giorni scorsi si sono messi in fila per rendergli omaggio. Non ne potremo dimenticare la grande personalità e presenza di spirito, che lo hanno accompagnato anche nei momenti più difficili a conclusione della sua vita terrena. Come ricordato nell’omelia dal Cardinale Re, il Papa ha saputo condurre e accompagnare la Chiesa in questa epoca di cambiamento che stiamo attraversando, con attenzione al nuovo e con sensibilità ai problemi del nostro tempo, con un particolare impegno per gli ultimi. La scelta di chiamarsi Francesco come il Santo di Assisi è un appello, per me molto caro, alla fraternità e alla solidarietà umana, nella certezza che, come diceva sempre il Papa, nessuno di noi può salvarsi da solo. Il suo Magistero così come i suoi gesti di umanità, prossimità e vicinanza rimarranno nella mente e nel cuore di tutti. Oggi non abbiamo solo pregato ancora una volta per Papa Francesco come lui ci ha chiesto sempre, ma abbiamo anche la certezza che ora è lui a pregare per noi, per la pace, per la Chiesa, per il Mondo intero".
Lo sguardo del mondo sul dialogo tra Trump e Zelensky
I funerali di Papa Francesco sono stati anche l'occasione per riunire quasi tutti i capi di Stato mondiali, a partire dal presidente degli Stati Uniti Donald Trump, fino ad arrivare al numero uno ucraino Volodymyr Zelensky. Proprio quest'ultimi si sono parlati per circa 15 minuti, seduti su due semplici sedie, al centro della basilica di San Pietro. Un incontro che potrebbe - proprio nel giorno dell'addio a Bergoglio - portare a un cessate il fuoco nel conflitto tra Russia e Ucraina. Un possibile accordo sulla pace, tanto invocato da Francesco nei suoi anni di pontificato. Un regalo, molto di più, per l'ultimo saluto al Papa degli emarginati della terra. O un suo primo "miracolo", come lo definisce già qualcuno.
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