Cronaca

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L'indagine partita a gennaio. Dovrà portare il braccialetto elettronico
1 minuto e 16 secondi di lettura
di Annissa Defilippi

 Avrebbe evaso 3,8 milioni al fisco, il giudice lo manda ai domiciliari con il braccialetto elettronico. È la vicenda del titolare di un noto compro oro a Genova che era stato arrestato insieme al figlio a gennaio scorso dalla guardia di finanza. Ai domiciliari era finita anche la moglie mentre la figlia era stata sottoposta all'obbligo di dimora. L'indagine è stata coordinata dal pubblico ministero Giancarlo Vona. 

Avrebbe evaso 3,8 milioni di imposte sui redditi e Iva

L'accusa è di associazione a delinquere finalizzata alla sottrazione fraudolenta al pagamento delle imposte. Secondo quanto ricostruito dagli investigatori, la famiglia avrebbe sistematicamente messo in atto una serie di finti trasferimenti e atti fraudolenti per evitare la riscossione di un debito con l'erario di circa 3,8 milioni legato a imposte sui redditi e sull'Iva. Il tutto sarebbe andato avanti dal 2009 fino a ottobre 2024.
 

Frode familiare: 400mila euro nascosti e piani di fuga del titolare

Negli ultimi cinque anni sarebbero stati movimentati oltre 400 mila euro su conti correnti non intestati né al padre né al figlio, sulla carta privi di qualsiasi liquidità, mentre alla madre e alla figlia sarebbero state intestate, sempre in modo fittizio, quote dell'attività commerciale, auto e immobili.
Dalle indagini è emerso che il titolare, che aveva pendente un ordine di carcerazione a due anni per bancarotta fraudolenta, stava studiando un piano per fuggire nel caso in cui non avesse ottenuto l'affidamento in prova ai servizi sociali.

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