ODESSA - Ancora una notte di attesa a Odessa, città Ucraina che si affaccia sul Mar Nero gemellata con Genova. "Pensavamo di svegliarci con i russi in casa. L'intelligence parlava di un possibile sbarco nella notte, invece è c'è stato. Sbarcare qui è molto difficile inoltre in questi 20 giorni gli ucraini hanno avuto il tempo di prepararsi e organizzarsi" Ugo Poletti, direttore dell'Odessa Journal scatta la fotografia della situazione in città.
"Fino a quando si combatte nelle città vicine noi siamo riparati - racconta ancora -. Viviamo in uno stato di attesa con i nervi tesi. Sappiamo che per i russi questa è una città molto importante e che vogliono conquistarla". La difesa militare ucraina a Odessa si organizza e si preparano a ostacolare l'eventuale attacco russo.
Molti italiani hanno lasciato la città. In due settimane infatti, spiega ancora il direttore dell'Odessa Journal, hanno avuto il tempo di lasciare il confine e far ritorno in patria. "Saremo rimasti una decina di italiani, qui abbiamo ancora la possibilità di raggiungere la Moldavia e la Romania in macchina. Inoltre rispetto ad altre città qui riusciamo ancora a trovare i viveri al supermercato. E' vero però che chi può rimane e dà una mano raccogliendo la sabbia per creare le protezioni o comunque prosegue con il proprio lavoro perché vuole dare una mano o testimoniare la propria vicinanza al popolo ucraino" conclude Poletti.
IL COMMENTO
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