GENOVA-Le segnalazioni sono tantissime. Da Nervi a Voltri, davanti alla entrata di una scuola, tra le foglie di alcuni giardini, al percorso ginnico del Righi, sui marciapiedi a bordo strada e di fronte a una casa di accoglienza, sono ormai quotidiani gli avvistamenti di questi insetti.
Un po' in anticipo rispetto alla tabella di marcia, che prevede l'apertura dei nidi verso la fine di maggio, Genova pullula di larve irritanti e pericolose per adulti e bambini e letale per cani e gatti. I loro peli urticanti vengono rilasciati nell'aria quando la larva si sente in pericolo, irritando lingua, cute, mucose, occhi e vie aeree. Questo tipo di insetto è riconoscibile e prende anche il suo nome da questa particolarità, esce dal nido fatto sui pini e striscia fino a terra dove continua "in fila indiana", proprio come se stesse camminando ad una processione.
Il primo passo per tenere al sicuro i propri animali, ma anche i bambini, che inconsciamente potrebbero toccare la larva e poi toccarsi la bocca o gli occhi, è la segnalazione. Sui social sono tantissime quelle arrivate negli ultimi giorni riguardanti la città di Genova, dove quartieri come Oregina, Castelletto, Quarto ma anche Sampierdarena e Pegli, a Ponente, ne solo letteralmente invasi. Un anno critico il 2022, dove Genova, con i suoi ultimi inverni caldi e i tanti pini presenti per le strade della città, diventa il luogo ideale per questa specie di insetto.
Da Voltri a Nervi, Genova è invasa: l'attenzione deve essere alta mentre si cammina per le strade insieme al proprio cane, ma anche soli o con i propri figli. Soprattutto nelle alture della città, dove risulta quasi impossibile a causa della quantità di alberi mantenere sotto controllo la situazione nidi.
Cosa fare se si vede una processionaria? La segnalazione va fatta al Comune di Genova, alla polizia locale o al municipio ma solo se il nido si trova su un albero in area pubblica. Nel caso di una proprietà privata, l'unica cosa che si può fare è avvertire il proprietario che dovrà occuparsi della bonifica. E proprio questo è uno dei problemi per il quale molto spesso risulta impossibile agli operatori sconfiggere l'infestazione da processionaria, che magari nasce da un albero in zona privata e poi "cammina" fino al marciapiede accanto.
IL COMMENTO
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