UCRAINA - A soffrire nelle guerre e a perdere la vita non sono soltanto gli esseri umani, ma anche gli animali, specialmente quelli senza padrone che possa prendersi cura di loro. Per questo dall'Italia alcuni volontari animalisti stanno provando a salvare un gruppo di oltre 300 cani di un canile municipale in Ucraina, a 40 km da Kiev. "Una animalista di Milano si sta occupando di questa iniziativa ed è in contatto diretto con una volontaria di Kiev: attorno al canile è tutto distrutto e i volontari non riescono a passare in sicurezza, nemmeno per andare ad accudirli due volte a settimana", spiega Maria Grazia Barbieri, che qui a Genova ha un rifugio per animali che sono stati maltrattati e che si è offerta di ospitare una cagnolina, se riusciranno ad arrivare in Italia.
"I furgoni messi a disposizione degli animalisti sono già al confine con la Polonia che li aspettano, adesso bisogna riuscire a farli arrivare: ci stiamo attivando per trovare delle adozioni qui in Italia e anche in Liguria"
E per ottenere informazioni basta mettersi d'accordo con il rifugio Nomacello di via Monterosato. Attualmente non sono state avviate raccolte fondi perché ci sono due incognite: riuscire a trarli in salvo dal canile e riuscire a portarli dentro il confine italiano senza problemi. "Se la situazione non consentirà di andare a prendere gli animali, speriamo di riuscire a inviare i viveri dall'Italia anche per loro".
IL COMMENTO
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