BARGAGLI - Polemiche e rabbia in Val Fontanabuona per il probabile slittamento dei lavori di messa in sicurezza del tunnel della Ferriere, iniziati da oltre tre settimane e previsti in chiusura parziale il 2 aprile. Oggi il tunnel è chiuso giorno e notte e, in teoria, dal 2 aprile sarebbe stato riaperto in parte, con un senso unico: dalle 6 alle 13 in direzione Genova e dalle 13 alle 20 in direzione opposta, per agevolare i flussi maggiori di traffico. La notte poi, ancora chiusura totale. L’alternativa è la strada provinciale 77 di Boasi che è lunga 14 km(contro i 2 km del tunnel), con un aggravio di tempo e costi di circa 20-30 minuti a seconda della dimensione dei mezzi. I lavori proseguiranno poi fino al luglio del 2023 (leggi qui).
La Val Fontanabuona aveva espresso da subito perplessità sulle modalità di chiusura, e poco tempo fa c’erano state critiche per l’apparente mancanza di operai al lavoro al mattino presto, “nonostante l’impegno di Anas fosse stato di lavorare 24 su 24” aveva dichiarato a Primocanale Paolo Corsiglia della Camera di Commercio di Genova e imprenditore della Val Fontanabuona.
Ma la questione fa ricadere conseguenze nei confronti delle aziende e delle imprese della zona: "Abbiamo scritto ad Anas e Regione, si stanno già pronunciando effetti negativi sulle imprese, destinati a peggiorare. Vanno previsti ristori per le imprese danneggiate" spiega il presidente di Ascom Confcommercio Genova Paolo Odone. Gli fa eco Antonio Bacigalupo della Ascom di Chiavari: "I danni causati dai lavori possono provocare la cessazione di molte piccole attività e metterne in difficoltà molte".
IL COMMENTO
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