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Parte oggi il primo di una serie di workshop di Genova Process: l’iniziativa che oltre a salvaguardare i mari e gli ambienti costieri
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di Aurora Bottino

Genova-Una dichiarazione dei diritti degli Oceani. Politiche di protezione di quello che viene definito il ‘sistema di supporto’ del pianeta che verranno presentate all’assemblea generale delle nazioni Unite a New York nel settembre del 2023, stesso anno in cui il gran finale del giro del mondo  a vela in equipaggio arriverà per la prima volta in Itali, a Genova.

Tra le sale del Blue District, nel cuore del porto antico di Genova, il primo workshop del Genova Process, l’iniziativa che oltre a salvaguardare i mari e gli ambienti costieri, mette Il capoluogo ligure al centro dell’attenzione mondiale nell’ambito delle politiche e azioni di sostenibilità.

Abbiamo sviluppato abitudini che hanno diminuito le speci che popolano i mari del 50% in soli 50 anni - ha detto Richard Brisius, presidente di the Ocean Race -. L’acidità del mare ha raggiunto livelli altissimi e stiamo venendo il livello delle acque continuare a salire insieme alle temperature. Abbiamo bisogno di regole, di un mindset per iniziare a fare le cose in modo rispettoso”, molto legato alla città avendo vissuto in Liguria e salpato per il giro del mondo in barca a vela su barche italiane con equipaggi italiani, ha continuato: “Ad oggi non esistono queste regole, la maggior parte de mare non è soggetto a norme effettive o controlli. Per questo siamo qui oggi: c’è sempre il tempo per far tornare il mare a come era una volta”.

Workshop utili a stilare una bozza di principe che costituiranno la dichiarazione dei diritti degli Oceani: per nuove politiche di protezione dei mari è però fondamentale una conoscenza profonda del tema, sottolinea Antonio di Natale, il biologo Marino scelto come consulente scientifico dal Comune di Genova:

Ad accogliere i partecipanti del workshop è stato il sindaco di Genova, Marco Bucci: “Ancora una volta Ocean Race porta la nostra città al centro dell’interesse internazionale. Non solo per lo sport, ma anche per i contenuti legati alla tutela dell’ambiente e del mare”.