Nel 2001 Maurizio Minghella tornò tragicamente a far parlare di sé. Il criminale genovese che nel 1978 aveva ucciso nel capoluogo ligure cinque donne, tra cui una ragazzina di 14 anni, e che per questo era stato condannato all'ergastolo, ottiene la semilibertà nel 1995 e dal carcere di Porto Azzurro viene trasferito alle 'Vallette' di Torino entrando nella comunità di recupero di don Ciotti dove lavora come falegname. Ma a Torino torna ad uccidere. Vittime sono altre cinque donne, tutte prostitute, assassinate tra il 1997 e il 2001. E proprio quell'anno le forze dell'ordine, dopo averlo arrestato per una rapina ai danni di un'ennesima prostituta, scoprendo che il suo dna era presente in tutte le scene dei crimini precedenti mettono insieme le tessere di questo drammatico puzzle che lo porteranno ad una nuova condanna all'ergastolo. Il servizio dell'Archivio storico si riferisce al suo arresto torinese.
TOP VIDEO
Venerdì 22 Novembre 2024
Paura, dolore e morte: con 'Breathe' Primocanale rivive la tragedia del Covid
Giovedì 21 Novembre 2024
Processo Morandi, incognita feste sulle udienze. In aula il 2 dicembre
Venerdì 22 Novembre 2024
Cultura, il sogno di Palazzo Ducale: "Biglietti gratis per le scuole"
Giovedì 21 Novembre 2024
Primocanile - Cani e gatti in redazione, gli animali di Primocanale
Ultime notizie
- Mareggiata e vento forte, in provincia di Imperia raffiche a 140 km orari
- Incidente sul lavoro su nave portacontainer al largo del porto di Genova
- Camion intraversato, chiusa la ss 582 "Del Colle di S. Bernardo"
- Liguria seconda regione in Italia per numero di omicidi
- Esce fuoristrada con l'auto e si cappotta
- Il vento di burrasca sferza la Liguria, crollano alberi e insegne: mareggiata
IL COMMENTO
Ddl vittime incuria, speriamo la norma non venga usata mai più
Situazione drammatica, presidente Meloni serve incontro urgente