GENOVA-C'è chi dice che le generosità non si misuri con gli atti ma con l'anima, ma in questo caso i numeri parlano chiaro. È Mele il comune ligure più generoso per quanto riguarda la donazione di organi.
Elaborato dal Centro nazionale trapianti, il rapporto mette in fila i numeri delle dichiarazioni di volontà alla donazione di organi e tessuti registrate nel 2021 all'atto dell'emissione della carta d'identità. Espresso in centesimi tiene conto di alcuni indicatori come la percentuale dei consensi, quella delle astensioni e il numero dei documenti emessi. Con un indice di 81,08/100, un tasso di consensi del 99% e un'astensione del 43,8%, il Comune sulle alture di Voltri è il più 'generoso' della Liguria.
Su 349 cittadini melesi che hanno richiesto la carta d'identità l'anno scorso, in 194 hanno detto sì alla donazione e solo in 2 hanno registrato un no. "Questo primato mi sorprende fino ad un certo punto - spiega a Primocanale il sindaco Mirco Ferrando -, la nostra comunità è si molto chiusa ma anche generosa. La dimostrazione era già arrivata durante il Covid, quando per iniziativa dei cittadini avevamo aperto un conto corrente dove donare per le famiglie in difficoltà: grazie ai residenti avevamo aiutato tante persone che durante il 2020 avevano perso il lavoro o erano finite in cassa integrazione".
"Le cose qui vengono fatte in silenzio, non si pubblicizzano gli atti di generosità. Per questo dico che mi sorprendo fino ad un certo punto - continua -. Siamo una comunità molto 'genovese', un po' restia inizialmente ad accogliere chi è appena arrivato, ma appena si guadagna la fiducia è come una grande famiglia. Anche per questa maledetta guerra in Ucraina i melesi si sono dati da fare: già da un mese ci sono diverse famiglie ucraine, molti bambini, ospitati nelle case private dei cittadini. Non ci tiriamo mai indietro". Tra le righe anche una stoccata al Comune di Pieve Ligure, nel Levante di Genova, che qualche giorno fa è stato di nuovo elencato come il Comune più ricco della Liguria: "Sono contento. Meglio generosi che ricchi".
In Italia vige il principio del consenso o dissenso esplicito, quindi la volontà di donare gli organi si deve dichiarare. Ci sono diversi modi per acconsentire alla donazione: alla propria Asl di appartenenza, richiedendo e firmando l'apposito modulo, all'ufficio anagrafe del Comune in occasione del rilascio o rinnovo della carta d’identità, scaricando il tesserino blu del Ministero della Salute, disponibile sul sito del Centro Nazionale Trapianti. In questo caso il tesserino deve essere custodito nel portafoglio, iscrivendosi all'Aido (Associazione Italiana per la Donazione di Organi, tessuti e cellule). Si può anche riportare la propria volontà su un foglio bianco, firmarla e datarla e anche in questo caso è necessario portare sempre con sé la propria dichiarazione. Si può acconsentire anche compilando una delle 'donor card' distribuite dalle associazioni di settore e ricordarsi di metterla nel portafoglio.
La classifica regionale si compone con l'Imperiese al secondo posto con Lucinasco, mentre in terza posizione troviamo Pallare, in provincia di Savona. Tra le province, La Spezia è la migliore della regione, 8° su 107 a livello nazionale, seguono Genova (21°), Savona (29°) e Imperia (55°). Intanto il primato non è solo genovese, ma anche ligure. La Regione è infatti la sesta in Italia con un indice del dono di 63,07/100 e un tasso di consensi alla donazione di 73,2%, sopra alla media nazionale che nel 2021 si è attestata a quota 59,23/100 con un tasso di consensi del 68,9%.
IL COMMENTO
Situazione drammatica, presidente Meloni serve incontro urgente
La Liguria vuole tornare a correre, al via i cento giorni di Bucci