GENOVA -"E' un derby impegnativo, ma se giocano con la forza e la grinta con cui hanno giocato queste ultime partite forse ce la facciamo".
A parlare dal chiostro della Chiesa dell'ospedale San Martino è padre Mauro Brezzo, imperiese, cappellano dei padri cappuccini del policlinico, genoano di ferro. Uno dei religiosi che oltre ad officiare le messe gira i reparti per confortare e confessare chi lo richiede.
Come mai è diventato genoano?
"Sono i colori, il rosso e blu, sono i colori più belli, sono colori fondamentali con cui fai tutti gli altri colori".
Lei è imperiese: è arrivata prima la fede o il tifo?
"Sono arrivati insieme, insieme: una mattina mi sono svegliato genoano e credente".
Un pronostico per il derby
"2 a 1 per il Genoa, secco, basta non gli diano un altro rigore, a noi non ci hanno dato un rigore, e un arbitro che ci rispetti, anche l'allenatore si è lamentato dei comportamenti di certi arbitri".
Andrà allo stadio?
"No no, sabato non ci vado, per scaramanzia, e poi soffro troppo alla mia età si soffre veramente, li vedi impegnati, ma...".
Quale può essere il giocatore decisivo per le due squadre?
"Per Samp non mi interessa saperlo, per Genoa vorrei che facesse giocare questo Destro, forse è l'unico che ci può fare uscire un golletto, per il resto... in tutte le squadre d'Italia ci sono giocatori che hanno giocato nel Genoa" recrimina padre Mauro.
Preziosi?
"Preziosi è da lodare e biasimare, comunque lui perlomeno in 13 o 14 anni non ci ha mai portato in serie B, è una cosa importante".
Ha fiducia nella nuova società?
"Noi la fiducia la diamo a tutti".
L'anno scorso disse che in caso di salvezza bisogna fare mister Ballardini santo, quest'anno?
"Quest'anno anche lui è caduto in purgatorio, ma se lo avessimo tenuto non saremmo in queste condizioni, lo garantisco io, l'avessimo tenuto sarebbe stata la nostra salvezza".
Il giocatore genoano che le è rimasto più nel cuore?
"Tutti i ragazzi di una volta, da Onofri ai Signorini".
Le partite più belle che ha visto?
"Quelle del Genoa di una volta, dei tempi di Signorini, di Thiago Motta, Milito, Faccenda, erano belle partite, adesso abbiamo della gente..." dice abbassando la voce padre Mauro, che poi precisa, "della gente che comunque dobbiamo rispettare, bisognerebbe dargli meno soldi, così correrebbero un po' di più, ma corrono corrono..." chiude padre Mauro come a dire che il problema è più grave, ed è livello tecnico.
IL COMMENTO
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