AAA cercasi camerieri di sala e al piano, chef, sous chef, maitre di sala, bagnini, baristi. L'estate del 2022 non è solo quella della ripresa nel post pandemia ma anche quella della carenza di personale specializzato per il comparto turistico.
Mancano all'appello oltre 300mila professionisti in tutta Italia, mentre sono mille quelli richiesti e non trovati in Liguria solo nel settore della ristorazione tra hotel, bar e ristoranti. La mancanza di personale mette a rischio 6,5 miliardi di euro di consumi in Italia a danno di strutture ricettive, pubblici esercizi e negozi.
Focus sul tema questa sera, martedì 7 giugno alle 21, nella puntata di "Tiziana & Cirone".
Eppure i percorsi di formazione ci sono e sono ben frequentati così come Regione Liguria ha siglato in primavera un patto per il turismo con sindacati e datori di lavoro assicurando bonus che permettono di aumentare i numeri delle assunzioni, anche a tempo indeterminato.
Nonostante ciò il personale manca. Alcuni hotel si vedono costretti a mandar via i clienti perché non riescono a garantire un livello di servizio adeguato. E le cause sono tante e diverse.
Sul banco degli imputati per molti ci sarebbe il reddito di cittadinanza e l'opportunità per tanti di usufruirne senza lavorare. Ma non è solo e proprio così: gli anni di pandemia hanno pesato sulle scelte professionali e il settore messo in ginocchio dalle chiusure ha perso appeal e lavoratori.
Baristi e camerieri hanno visto sfumare anche quel minimo di stabilità professionale che avevano prima del 2020. E hanno così cambiato lavoro: sono diventati corrieri, autisti, muratori, hanno scelto il lavoro d'ufficio o la libera professione. Hanno cambiato vita: niente lavoro notturno, niente weekend e periodi di vacanza impegnati mentre tutti sono in festa.
Tanti poi sono andati a lavorare all'estero, abbandonando l'Italia che ancora tardava a riaprire i locali e a ripartire.
Ci sono poi le problematiche avanzate dai sindacati: contratti da 10 -12 ore al giorno a stipendi non adeguati, senza giorno di riposo. Per concludere con il fattore culturale che riguarda soprattutto gli stagionali che fanno i camerieri senza specializzazione e vedono il loro come un impiego di basso livello e di ripiego.
IL COMMENTO
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