Numeri positivi per il primo vero assaggio di stagione in Liguria tra alberghi, bar e ristoranti. Ma continuano le difficoltà: dalle circa mille figure professionali che mancano ai disagi dovuti alle infrastrutture mancanti e soprattutto alle autostrade.
"Abbiamo avuto tre quattro anni molto difficoltosi, prima della pandemia ci sono stati il Ponte, le mareggiate. Stiamo vivendo un momento positivo, siamo invasi dai turisti, gli hotel più piccoli rasentano il 100 per cento, i più grandi il 95 per cento di capienza, i bar e i ristoranti stanno lavorando molto", commenta Alessandro Cavo Presidente FIPE Confcommercio Liguria.
"Abbiamo gravissimi problemi a trovare personale per tante concause, ma cerchiamo di coprire anche se a fatica il servizio nel modo più consono e di qualità. Il personale non si trova per motivi disparati, sono tante le concause: molti viste le difficoltà italiane alla ripartenza hanno scelto di andare a lavorare all'estero. A mancare è soprattutto il personale qualificato, cuochi, aiuto cuochi, maitre di sala", continua Cavo, che specifica: "Al momento in Liguria mancano all'appello mille professionalità". E la situazione non è migliore per gli alberghi e per tutti i settori in generale sul fronte dei lavoratori stagionali.
Resta ancora irrisolto il problema delle autostrade, che si acuisce nei giorni di grandi afflussi turistici, come è accaduto il 2 giugno con oltre 40 chilometri di code solo in Liguria: "Ci troviamo con code che si generano a ogni grosso trasferimento di visitatori da nord e sud ma anche verso est e ovest. La Liguria ha un bisogno forsennato di un potenziamento infrastrutturale, un mantra che Confcommercio sta ripetendo da vent'anni", chiude Cavo.
IL COMMENTO
Situazione drammatica, presidente Meloni serve incontro urgente
La Liguria vuole tornare a correre, al via i cento giorni di Bucci