Una rondine non fa primavera, ma se in mezz’ora Puscas e Coda hanno tramortito la Ternana, sarà giusto riflettere su questa coppia d’attacco che per ora è rimasta nascosta e silente.
A Terni dopo gli errori del primo tempo in difesa che sono costati il vantaggio degli umbri, Czyborra appena entrato per Pajac era comprensibilmente spaesato e con Dragusin ecco la frittata col gol di Favilli, la differenza l’ha fatta sicuramente l’inserimento di Strootman al posto di Frendrup. Cambio che subito è apparso rischioso, ma Blessin visto la piega presa l’ha azzeccata facendo coesistere l’olandese inizialmente in panca per ragioni personali, con Badelj.
Squadra con tanto fosforo, ma nei 31 minuti che restavano ai rossoblu per recuperare lo svantaggio, il tecnico tedesco ha aggiunto potenza con l’ingresso di Puscas. È da quel momento la sensazione è che Coda fosse meno oppresso dalla difesa di casa. Infatti in un quarto d’ora è cambiato il tran tran e pure il risultato. Prima il rigore che Coda si è procurato, poi il colpo di testa del rumeno per il bomber rossoblu che ha raddoppiato con un’azione irresistibile. E altre occasioni per il terzo gol sfiorato.
Insomma, Puscas (uscito Yalcin) nel tridente alle spalle di Coda non può essere solo una soluzione della disperazione. Va valutata con attenzione. In questa serie B così paludosa, l’attacco fa la differenza. L’anno scorso Puscas nel Pisa faceva coppia con Lucca che è uno fisico alla Coda. I toscani giocavano in modo differente ma Puscas può fare da seconda punta anche con compiti difensivi. Ha fisicità il ragazzo dell’est e una voglia matta di farsi vedere. Blessin avrà preso atto di questo.
Il mister sta capitalizzando la rosa lunga e sta gestendo una pressione che poteva essere un po’ tossica, quindi tutto ok. Ma non c’è tempo per crogiolarsi in una vittoria che sa di crocevia, ma che oltre alle buone sensazioni dovrà essere confermata nelle prossime gare. Gudmundsson, Aramu e gli altri sono preziosi, ma quella strana coppia Coda&Puscas è da “attenti a quei due”. O no?
IL COMMENTO
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