Commenti

2 minuti e 13 secondi di lettura
di Luca Vaccaro

Ci siamo, il campionato di Serie B 2023/24 sta per partire e, dopo una dolorosa retrocessione, lo Spezia è chiamato ad una difficile (ma non impossibile) risalita: Aquile in campo domenica, ore 18, a Bolzano contro il Südtirol, compagine rivelazione della passata stagione, per dare il fischio d'inizio alla stagione.

Sarà che questa squadra riporta alla mia mente la storica annata della promozione 2019/2020 - soprattutto osservando le incredibili analogie tra i due allenatori, Massimiliano Alvini e Vincenzo Italiano, con il loro stile di gioco prettamente offensivo e il modo di entrare nella testa dei giocatori senza lasciare davvero nulla al caso - ma credo davvero che questa stagione possa riportare le Aquile in paradiso, seppur sia necessario tenere i piedi ben ancorati a terra, evitando fuorvianti voli pindarici.

Inutile nascondersi dietro a un dito, la squadra per fare un campionato importante c'è, ed è anche di alto livello, dato che, salvo clamorosi colpi di scena da scongiurare in queste ultime settimane di calciomercato, tutti i giocatori importanti (fatta eccezione ovviamente per Nzola e Holm) sono rimasti.

Lo Spezia ha così confermato un blocco solido, compatto, al quale ha aggiunto elementi di valore, come i vari Bandinelli, Antonucci, Moro e giovani di ottime speranze, su tutti Kouda, che in questa pre stagione ha mostrato potenzialità davvero interessanti e Pio Esposito.

Analizzando la squadra, il reparto che balza maggiormente all'occhio è il centrocampo, sulla carta forse addirittura più completo di quello della passata stagione in Serie A: vedere nel match di Coppa Italia contro il Venezia il trio composto da Esposito in cabina di regia, Bandinelli e Zurkowski mezze ali, unito a delle alternative di assoluto valore per un campionato come quello cadetto, fa davvero stropicciare gli occhi.

Peccato per la difesa, che con Wisniewski sarebbe stata sicuramente tra le più forti (ovviamente sempre sulla carta) della Serie B, ma l'espressione convinta di Muhl e la sua buona prestazione con il Venezia (senza neanche aver fatto preparazione fisica con i compagni) mi lascia piuttosto tranquillo, così come l'innesto, non ancora ufficiale, del giovane Gelashvili, del quale si parla un gran bene.

Paradossalmente è l'attacco a destare qualche perplessità in più, certo del fatto che qualcosa ancora verrà ultimato per completare il reparto, magari dopo l'uscita di Verde, non apparso per nulla integrato negli schemi tecnici e tattici di mister Alvini.

Insomma, i presupposti per fare un grande campionato e tornare in paradiso ci sono tutti, per cui, come dice l'inno della squadra - "Se si poteva fare, si farà..." - ma siccome è già stato fatto, si potrà ripetere, questa volta tutti assieme, senza distanziamenti, con la spinta incessante di una splendida città.

Buon campionato Spezia, buon campionato a tutti gli spezzini.